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Ragusa. Furti in gioielleria: mamma 74enne e il figlio beccati dalle telecamere, arrestati


Una signora di 74 anni e il figlio 38enne sono finiti in manette con l’accusa di essere degli specialisti in furti in gioiellerie

Secondo la Polizia di Stato di Ragusa una donna di 74 anni con la complicità del figlio sono gli autori di un furto da 15 mila euro in gioielleria: gli inquirenti tramite le immagini di videosorveglianza, hanno appurato che il figlio distraeva la commessa del negozio, mentre la mamma rubava più oggetti d’oro che poteva.

Gli arresti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile, su delega della Procura della Repubblica di Ragusa. La misura cautelare è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Ragusa, a carico dei pregiudicati Condorelli Concetta nata a Catania classe 1945 (arresti domiciliari) e Pulvirenti Santo nato a Catania classe 1981 (custodia in carcere), per furto aggravato dalla destrezza.

Tutto inizia lo scorso 12 settembre, quando la Squadra Volanti della Questura di Ragusa era intervenuta presso una gioielleria del centro cittadino per la segnalazione di un furto consumato. Gli operatori addetti al controllo del territorio raccoglievano i primi indizi dalle vittime di reato, l’addetta alle vendite infatti riferiva che poco prima erano entrati una signora anziana con il figlio, i quali dovevano scegliere un anello da regalare alla fidanzata di quest’ultimo.

Dopo aver visionato gioielli di diversi tipi, l’uomo chiedeva alla commessa di prendere alcuni oggetti in vetrina poiché voleva vederli da vicino; questa distrazione è stata fatale per i gioiellieri poiché l’anziana madre in pochi secondi si dirigeva dietro al bancone arraffando monili in oro per un valore di oltre 15.000 euro per poi trovare una scusa ed andare via. Non appena i gioiellieri si rendevano conto del furto avvisavano la Polizia che si metteva subito sulle tracce dei due senza esito.

Grazie alla visione di filmati registrati da telecamere di sicurezza di più gioiellerie ed alla collaborazione delle vittime, la Squadra Mobile di Ragusa li ha identificati. Nella città iblea i due avrebbero commesso un furto da 15.000 euro, ma gli inquirenti sospettano che possano essere gli autori di altri gesti del genere realizzati con la stessa tecnica in Sicilia ed in altre regioni italiane.