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Ragusa. Le “quasi” scuse di Aliquò… ma anche ‘no’ sul post “scomposto” e la curia le accetta o forse ‘no’

Un post sarcastico del direttore Angelo Aliquò dell’Asp di Ragusa sul caso del contagio di una ventina di persone di una chiesa, ha generato un vero e proprio vespaio non ancora del tutto sopito

Tutto ha inizio con la notizia di una ventina di coristi pare di una chiesa, che sono stati contagiati dal covid. La notizia è rimbalzati sul web e il solerte direttore dell’Asp di Ragusa, “ispirato” da noti cori goliardici, ha scritto un post sarcastico con tanto di foto dei cori di riferimento. Apriti cielo, – che trattandosi di chiesa ci sta pure – la curia sentitasi tirata in ballo ha reagito non proprio in maniera “vangelica”, ossia porgi l’altra guancia ed ha preferito il modus operandi biblico “Occhio per occhio e dente per dente”.

Il direttore Aliquò sentendosi ferito “nell’onore”, ha scritto un altro post che è una via di mezzo tra il “mi scuso ma anche no” e il “non avete capito cosa ho scritto, leggasi cippa”.

Questo il post integrale di Aliquò: “Sempre sul “COROVIRUS”, (la variante degli sprovveduti). Leggo polemiche su un post da me pubblicato sulla mia personale pagina Facebook (la mia non certamente quella dell’ASP, visto il tono ironico e non certo istituzionale del post stesso!). Le polemiche proverebbero da un esponente della Curia, al quale rispettosamente faccio notare di non avere fatto alcun riferimento né alla città dove il coro ha sede, né tantomeno al fatto che sia il coro di una Chiesa. Spiace che qualcuno sia risentito e spiego meglio il concetto: Non condivido in questo momento di emergenza gli assembramenti di persone che non indossano la mascherina e magari mangiano o cantano -in maniera corale”. Chi lo fa, è nel migliore dei casi uno sprovveduto. Nelle immagini 4 famosissimi cori. tutti senza mascherina”.

E la curia? Beh un po’ come Aliquò “ha accettato le scuse o forse no”. Ci auguriamo che il “singolar tenzone” sia finito qui, i contagi sono all’ordine del giorno e chi ne è vittima sicuramente non gioisce. Il direttore Aliquò da semplice cittadino poteva fare tutti i post sarcastici o satirici che dir si voglia, ma in qualità di direttore avrebbe dovuto mantenere un tono più consono al suo ruolo.