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Razza chiede sanzioni per sanitari no-vax e a Messina l’Asp sospende 1.170 fra medici, infermieri e tecnici


“Nei confronti dei sanitari no vax la legge è chiara, peraltro ritengo che un medico, un infermiere o un operatore sanitario che non si vaccina ha la stessa credibilità di un prete che non crede in Dio. Le sanzioni per i sanitari che non si vaccinano devono esserci e in alcuni casi sono in fase avanzata”

Questo quanto detto dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, intervenuto oggi a Caltanissetta al congresso “Highlights in Neurology”, che ha aggiunto: “Vedo che di fronte ad una linea dura c’è stata una risposta forse non troppo convinta ma una crescita delle vaccinazioni. Mi auguro che sia così in tutti i servizi essenziali e d’altronde la posizione era stata espressa dal presidente Musumeci prima dell’estate. I servizi essenziali, tutti e nessuno escluso, vanno messi in sicurezza”.

Concetto già attuato dall’Asp di Messina che sospenderà chi non presenta la documentazione richiesta che viene di volta in volta verificata. I possibili sospesi sono circa 1170 tra medici, infermieri, tecnici di laboratorio e di radiologia e altre figure sanitarie che ancora non hanno risposto ai primi due inviti e alla successiva diffida, inviate dall’Asp Messina con la richiesta di presentazione dell’avvenuta certificazione vaccinale anti-Covid prevista dalla legge.L’azienda farà partire nei prossimi giorni l’iter per sospendere coloro che ancora non hanno dimostrato la regolarità della loro posizione nei confronti dell’obbligo vaccinale – spiega il commissario straordinario Bernardo Alagna –, difatti l’Asp in moltissimi casi non è in grado di chiedere internamente il certificato vaccinale se la somministrazione è stata fatta presso altre Aziende sanitarie provinciali o, peggio ancora, in altre Regioni, nel caso di tantissimi medici e professionisti che lavorano anche fuori dalla provincia di Messina o dalla Sicilia”.

Alagna inoltre precisa che alla data del 29 settembre sono state inviate complessivamente 3580 pec  a persone non giustificate. A rispondere alla Pec sono sono stati circa 42, in corso di valutazione sono in 11 e per circa 185 c’è stata la mancata consegna o pec errate. Inoltre ci sono 964 persone prive di pec, che saranno contattate a mezzo posta raccomandata.