La promessa questa volta si è mantenuta: straordinaria, grandissima, immensa vittoria del NO al Sciacca.
Il 60,48% dell’elettorato saccense ha espresso un nettissimo 68,71% di NO contro uno scarso 31,29% di Si. La dimostrazione palese che, citando il buon Cirino Pomicino, senza la maggioranza del Paese, la maggioranza parlamentare serve a ben poco.
Un vittoria che non si limita alla mera bocciatura della pessima Riforma Costituzionale targata Renzi-Napolitano, ma che può essere, citando Massimo D’Alema intervenuto ad Agrigento qualche giorno fa, il punto da cui partire per un “confronto politico più civile, convivendo ed imparando anche a dividerci in modo più rispettoso. Il “No” – ha detto D’Alema ad Agrigento – aiuta la democrazia a progredire senza demonizzazioni reciproche e ci aiuterà a partire da un nucleo di valori”. Anche in senso politico più stretto al mero quesito referendario, significava scegliere tra la “vecchia” costituzione frutto della resistenza e dei grandi uomini che l’hanno fatta, ed il “nuovo modo”, ovvero una politica macchinosa, incomprensibile, autoreferenziale e chiusa nei palazzi del potere, che non vuole lasciare molta democrazia al popolo.
A votare sono state 20.087 persone a Sciacca e di queste, ben 13.682 ha segnato il NO sulla scheda del referendum che ha spaccato l’Italia e su cui gran parte della politica italiana nazionale ha letteramente messo la faccia, e ci si è giocata sostanzialmente la carriera politica, compreso il dimissionario Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
A questo punto, considerato che al di là dei numeri, la vittoria del NO è confermata sia sul piano nazionale che locale, non resta che affrontare il “Day After”, perché di certo, a cominciare da casa PD, da domani in poi sarà doveroso considerare un riassestamento “a sinistra”. Non certo, ma sicuramente poco florido, anche, il futuro di NCD – partito del Sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola – che da questa tornata referendaria esce ancor più malconcio di quando vi era entrato.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.