Massimo Fundarò di Sinistra italiana, così commenta l’esito del referendum.
“Gli Italiani, con questo straordinario voto popolare, hanno dato due segnali precisi: hanno bocciato, in maniera inequivocabile, la riforma costituzionale di Renzi, difendendo la Costituzione nata dalla Resistenza, e hanno detto no al partito della Nazione: il progetto politico di Renzi di costituire un partito centrista, neodemocristiano, filo-banche e Confindustria.Un’ operazione da novello “gattopardo” che parlando, fintamente, di rottamazione, aveva imbarcato gli Alfano, i Verdini e gli eredi di Cuffaro”.
“In Sicilia questo trasformismo ha avuto la sua plastica rappresentazione nel parterre che ha acclamato Renzi al Politeama nella giornata di chiusura della campagna elettorale.
I siciliani hanno compreso, più degli altri, questa mistificazione e lo hanno testimoniato con una delle percentuali più alte d’Italia. Noi di Sinistra Italiana ripartiamo da questo straordinario risultato per costruire un’ alternativa di governo anche in Sicilia”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.