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Referendum, lettera aperta di Mario Lazzano per il “No”


“Domenica 4 dicembre dalle ore 7 alle ore 23 si vota per il Referendum Costituzionale.

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Domenica prossima voto e votiamo No perché questa riforma restringe gli spazi di democrazia”. Così oggi in una lettera aperta l’ex consigliere provinciale e storico uomo della destra saccense, Mario Lazzano.

“Basti dire che tiene in vita il Senato, che poteva anche essere abolito, ma cancella il voto popolare, abrogando il primo comma dell’articolo 58 della Costituzione che prevede, appunto per il Senato, la sua elezione a suffragio universale. Con la riforma Renzi non sarà più così. Il popolo non conterà niente e saranno le caste delle Regioni a scegliere i senatori.

La riduzione dei costi, di cui Renzi parla molto, è un’autentica bugia. Si risparmierebbero soltanto cinquanta milioni perché gli apparati del Senato resterebbero intatti. Una cifra che può sembrare significativa per il bilancio di una singola famiglia ma che incide pochissimo sul bilancio dello Stato. Basti pensare che Renzi, solo nel 2016, spende ottanta volte di più, ovvero quattro miliardi di euro, per portare qui i clandestini ed ospitarli a spese dei cittadini italiani. Se si vogliono risparmiare i soldi degli italiani basta bloccare il trasporto di clandestini in Italia.

La riforma di Renzi, quindi, rafforza la casta e indebolisce il popolo. Noi dobbiamo cambiare la Costituzione in tre punti:

Tutte cose che la riforma di Renzi non prevede e non introduce.

È una riforma che, insieme alla legge elettorale, rischia di trasformare una piccola minoranza del 15% di italiani in un potere assoluto, in grado di occupare qualsiasi realtà istituzionale.

Il nostro NO quindi è per una vera riforma e per bocciare le bugie di Renzi che non taglia i costi della politica, non scalfisce le caste ma riduce soltanto il potere dei cittadini. Continuerebbero i conflitti tra Camera e Senato per il modo confuso con cui è stato scritto l’articolo 70, si aggraverebbero i contrasti tra Stato centrale e Regioni per il modo confuso con cui Renzi ha riscritto le norme che riguardano questa materia.

Ti ricordo, infine, che in questo referendum non c’è quorum. Il suo esito sarà valido anche se parteciperanno pochi elettori”.