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Regionali. Centrodestra a valanga in Calabria, Bonaccini PD, vince in Emilia Romagna, crolla il M5S


Sono ufficiali i dati delle elezioni regionali: in Emilia Romagna il centrosinistra vince e conserva la presidenza, mentre in Calabria il centrodestra a valanga guadagna un’altra regione

In Calabria non c’è stata partita, Jole Santelli, candidata di Forza Italia per il centrodestra vince con un distacco di 25 punti. La prima governatrice donna della regione supera il 55% delle preferenze, mentre il suo principale avversario, Pippo Callipo del centrosinistra si ferma qualche decimale sopra il 30%. Segue Francesco Aiello del M5S, che con il 7,3%, non entra nemmeno nel consiglio regionale ed infine Carlo Tansi, che con una lista civici arriva al 7,1%.

QUESTI I DATI COMPLETI

Altra storia in Emilia Romagna, regione storicamente “rossa” per tradizione, dove ha sorpreso l’alta affluenza che è stata del 67,7% e dove la battaglia è stata molto combattuta, anche se Il governatore uscente Stefano Bonaccini candidato del centrosinistra, è stato sempre davanti a Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra. Il distacco tra i due che all’inizio era di due punti, alla fine è stato di circa 8 punti. Bonaccini supera di poco il 51%, mentre la Borgonzoni si ferma al 43,7%. Ma il dato più eclatante in negativo è il 3,5% ottenuto dal candidato del M5s Simone Benini.

QUESTI I DATI COMPLETI

Ambedue gli schieramenti esultano, il centrodestra per essere riuscito ad espugnare un’altra regione, la Calabria che era governata dal centro sinistra, che dal canto loro esultano per essere riusciti a mantenere la loro regione simbolo, l’Emilia Ronagna.

Silvio Berlusconi, definisce la sua candidata Jole Santelli: ” emblema del riscatto” e promette “una regione diversa”. Dall’altro lato gli fa da contraltare Nicola Zingaretti, che a caldo ha dichiarato “Salvini ha perso, il governo esce rafforzato”.

Ma l’implosione del M5S nei fatti non rafforza affatto il governo ed anzi preoccupa l’alleanza a quattro che regge l’esecutivo. Il risultato dei pentastellati è talmente basso da indurre più di un eletto ad abbandonare la nave che affonda ed al Senato dove la maggioranza si regge per una differenza di 4 eletti, potrebbe rapidamente andare sotto.

Su questo fronte proprio questa mattina, il senatore ex M5S Paragone, ha annunciato che creerà un suo partito ed è evidente che questa operazione include di portarsi dietro almeno un paio di colleghi.