Una buona parte dei docenti dell’Università di Palermo sarebbero contro Fabrizio Micari e non avrebbero sopportato la lettera che il Magnifico Rettore, dell’Ateneo avrebbe inviato alcuni giorni fa, attraverso la mailing list istituzionale, alla comunità accademica. A riportarlo è il quotidiano palermitano ilSicilia.it con un articolo a firma di Nicola Funaro.
Secondo quanto riportato dalla testata palermitana, il testo della lettera avrebbe generato non poco disagio, tanto che 71 professori dell’Università avrebbero sottoscritto una “risposta” a Micari e mandata per conoscenza al Senato Accademico e al Consiglio d’Amministrazione dell’Ateneo.
Secondo quanto riportato, nella lettera le frasi sembravano lasciare poco spazio all’immaginazione circa i progetti e le intezioni del Rettore: nel caso di sconfitta infatti dovrebbe tornare alla funzione istituzionale di Rettore, cosa che secondo i professori sottolineerebbe “un triste opportunismo in sfavore del finto altruismo tanto decantato”.
Ma su questo non abbiamo difficoltà a credere, in un’intervista a Fatti&Avvenimenti dello scorso 9 settembre fatta dal nostro Direttore Sean Gulino, Fabrizio Micari ci aveva già fatto intuire che le dimissioni dal suo ruolo di Rettore non fossero oggetto di discussione: “la legge non mi impone nulla, mi sono messo in congedo per motivi di opportunità”, ha dichiarato testualmente. Per ascoltarlo, andare al minuto 1:37 della video-intervista che segue.
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Gepostet von FattieAvvenimenti SciaccaeProvincia am Samstag, 9. September 2017
Altro passaggio contestato nella lettera di Micari ai professori sarebbe stato poi quello in cui si parla dei vantaggi – forse solo in termini di prestigio? -che l’università avrebbe in caso di sua elezione, cosa che per chi lo accusa denoterebbe “una finalità elettorale nei confronti dell’intera comunità accademica”.