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Regionali. Pd valuta causa civile contro M5s che risponde: “democratici, vogliono intimorirci con la giustizia?”

Il segretario del Pd Barbagallo valuta causa civile contro M5s per avere detto No all’alleanza elettorale in Sicilia, il candidato presidente del M5S risponde: “Mi chiedo cosa abbia di democratico il Pd: pensa di potere fermare la nostra azione politica in Sicilia minacciando un’azione legale nei nostri confronti a dir poco rocambolesca”

Il segretario regionale del Partito democratico, Anthony Barbagallo, ieri in un’intervista ha detto di averedato mandato ai nostri legali di verificare la candidabilità di Di Paola e la fondatezza di una causa civile per chiedere il risarcimento dei danni che abbiamo subito da chi non ha rispettato le regole che c’eravamo dati”.

La vicenda è quella relativa al No secco di Giuseppe Conte all’alleanza alle elezioni regionali tra il PD e il M5s. Barbagallo non l’ha presa bene:Ammetto che lo strappo di Conte mi brucia molto.Roba da cerchio dantesco, l’ultimo dell’inferno, quello dove sono confinati i traditori”. Poi il segretario del Pd aggiunge che considera la rottura dell’alleanza da parte del M5s “un atto di uno squallore e di una gravità inauditi”.

Barbagallo sottolinea che Conte ha incoronato Di Paola nuovo candidato solitario: “L’ha fatto senza il minimo rossore un quarto d’ora dopo aver annunciato la rottura dell’alleanza. Conte ha rotto spudoratamente un patto politico sottoscritto. Ma ha anche violato un’obbligazione giuridica. Il M5s, scegliendo di partecipare alle primarie – conclude Barbagallo – aveva sottoscritto l’impegno di sostenere il vincitore. E ora, invece, propone Di Paola, un candidato illegittimo rispetto a un accordo firmato”.

Oggi, a quelle che vendono considerate come della minacce, risponde il candidato alla presidenza della Regione siciliana, del M5s Nuccio Di Paola: “con questo atteggiamento il Pd conferma l’approccio burocratico che ha avuto fin dall’inizio. Noi avevamo presentato nove punti di programma a Caterina Chinnici – aggiunge Di Paola – Subito dopo ricevetti le proposte avanzate da Claudio Fava per i Centopassi. Dal Pd invece zero assoluto, nulla. Si limitarono a dire, nell’incontro con Chinnici, che per loro andava bene la sintesi fatta dalla candidata. Tra l’altro su due punti, per noi dirimenti, la risposta fu blanda e mi riferisco alla riforma delle Asp per togliere di mano le nomine alla politica e la revoca della gara per i termovalorizzatori”

Di Paola infine conclude: “La verità è che avevamo visioni differenti, per cui l’alleanza non poteva esserci. Noi continueremo a parlare di politica, loro facciano quel che vogliono”.