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Regione. Corte dei Conti, Parifica Rendiconto 2018. Ugl, su operato governo Musumeci polemiche strumentali


“Le polemiche alimentate da certi ambienti politici e dell’associazionismo dopo la sentenza di parifica della Corte dei Conti sul rendiconto 2018 della Regione Siciliana seppur scontati appaiono ingiusti e strumentali”

È quanto dichiara Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia che poi aggiunge: “I profili di opacità nel risultato d’amministrazione, il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati dal Governo ed il maggiore disavanzo di oltre un miliardo emergono con chiarezza dalla lettura della Relazione sul Rendiconto Generale e dall’esame del ciclo di bilancio 2018.

Risulta chiara anche la circostanza che il giudizio di parifica sul rendiconto del 2018 non si sia limitato ad esaminare l’esercizio in questione – prosegue – ma i giudici contabili hanno riscontrato numerose irregolarità che affondano alle passate gestioni e che “vengono da molto lontano e stanno emergendo con maggiore chiarezza man mano che i principi dell’armonizzazione assumono carattere di effettività nella contabilità regionale”. Il riferimento è a quote di disavanzo che andavano recuperate negli anni precedenti.

Vorremmo capire, allora, se siamo di fronte ad una parifica oppure ad una “riparifica” – afferma Messina – perchè guardando al 2015 ed agli anni pregressi sembrerebbe che la Corte dei Conti quasi quasi smentisca se stessa.

Da un lato dichiara che “in presenza di anomalie ed in particolare dell’assenza di continuità delle risultanze contabili, la cui genesi è l’effetto dello stratificarsi di errori risalenti nel tempo, in assenza di mancanza di adeguato riscontro da parte della Regione, queste Sezioni Riunite hanno ritenuto di dovere operare una completa ricostruzione delle tabelle di cui al DM 4 agosto 2016 a partire dal 01/01/2015”, hanno proceduto all’analisi del disavanzo degli esercizi finanziari relativi al triennio 2015/2017 afferenti ad altro governo regionale e ad altro clima politico – sicuramente favorevole – al medesimo esecutivo siciliano nei rapporti con l’allora Governo centrale. Dall’altro lato nel giudizio di parifica del 2016 sul Rendiconto generale della Regione Siciliana per l’esercizio 2015 la magistratura contabile commentando i conti della finanza pubblica regionale sottolinea che gli stessi “appaiono molto più attendibili ed affidabili rispetto al passato considerandoli come una buona base di partenza e di inizio nell’opera di risanamento”. Una sorta di svolta epocale sui conti del 2015.

Delle due l’una. Se i conti del 2015 erano attendibili ed affidabili perché si è ritenuto di operare una ricostruzione delle tabelle relative al disavanzo del triennio 2015/2017?
Il risultato politico emerso – sottolinea il Segretario regionale dell’Ugl – è che purtroppo ci troviamo di fronte a decenni di trascuratezza ed omissioni che hanno relegato la Sicilia ad una condizione finanziaria di drammatica emergenza e che il Governo Musumeci responsabilmente si è fatto carico portando avanti una definitiva operazione-trasparenza nel rispetto delle leggi, delle sentenze della Corte dei Conti e dei siciliani ponendo fine ad un passato pluridecennale di sprechi e mala gestio.

L’elemento di discontinuità dell’attuale esecutivo alla Regione col passato – aggiunge – è il risultato d’amministrazione che nel 2015 era -418 milioni di euro mentre nel primo rendiconto della gestione del Governo Musumeci il risultato d’amministrazione vale 357 milioni di euro.

Alla luce di quanto emerso dal Giudizio di parifica 2019 ed ai sacrifici e rinunce ai quali la Sicilia ed i siciliani sono chiamati ad affrontare nei prossimi mesi – conclude Messina – come Ugl chiediamo al Presidente della Regione un incontro per conoscere le decisioni della giunta di governo ed affrontare le difficoltà finanziarie che si ripercuoteranno già nel 2020″.