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Reperti archeologici in casa di un Dirigente della Regione: Guardia di Finanza sequestra tutto e lo denuncia


Reperti di tutti i tipi databili dal VI secolo A.C. all’epoca Tardo Antica o Alto Mediovale: adesso il Dirigente della Regione Sicilia che li teneva in casa se li è visti sequestrare, a suo carico c’è inoltre una denuncia

La Guardia di Finanza, a seguito di un’attenta e scrupolosa attività investigativa, ha sequestrato 19 pezzi costituiti da coppe, lucerne, unguentari, crateri, askos  – antica forma vascolare greca in ceramica usata per versare piccole quantità di liquidi oleosi, utilizzata come unguentario o per riempire le lampade ad olio -, 9  pezzi di monili in metallo e 33 monete.

I preziosi reperti sequestrati non stati tutti ritrovati presso l’abitazione del Dirigente della Regione Sicilia M.T. , classe 1962 – di 56 anni.

I militari della Tenenza di Noto intervenuti sul posto, con l’ausilio del personale specializzato della Soprintendenza di Siracusa, hanno svolto le indagini del caso coordinate dal Procuratore Capo, dott. Francesco Paolo Giordano, e dirette dal Sostituto Procuratore, dott. Salvatore Grillo, che hanno portato alla denuncia dell’illegittimo possessore dei reperti archeologici, che non aveva dichiarato, alla Soprintendenza ai Beni Culturali, il rinvenimento e la detenzione degli stessi, facendo, così, scattare il sequestro dei reperti e le pene stabilite dal Decreto Legislativo n. 42/2004.

Tutti i reperti archeologici sequestrati sono stati messi a disposizione di personale in servizio presso la Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Siracusa, specializzato nello settore de quo, che ne ha certificato l’autenticità, l’interesse archeologico e la necessità della tutela. In particolare, gli esperti hanno attestato che i reperti sono risalenti ad un arco temporale che va dal VI secolo A.C. all’epoca Tardo Antica o Alto Mediovale.