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Report Economico della Sicilia: Agrigento una delle province più povere d’Italia, lavora solo 1 persona su 4


Si è svolto ieri mattina 4 aprile 2017, presso il Consorzio Universitario di Agrigento, la presentazione del 46° Report Economico della Sicilia, redatto dalla Diste Consulting s.r.l. diretta dal Dott. Alessandro La Monica.

Nel corso degli interventi il Prof. Pietro Busetta ha parlato ampiamente della realtà della provincia di Agrigento dichiarando che :“questa realtà deve cambiare passo, continua a perdere residenti, ha uno dei redditi pro capite più bassi d’Italia ed un numero di addetti molto contenuto. Lavora soltanto una persona su quattro e per creare i 100.000 posti di lavoro che servono, bisogna puntare alla attrazione di investimenti dall’esterno dell’area, che consentano un incremento dei posti letto delle attività produttive, dei porti della provincia. Serve sopratutto un piano di sviluppo economico che punti alla Piena occupazione nel 2025”

Ad avvalorare questa ipotesi, le dichiarazioni del Presidente della Diste Consulting che dal 1995 si occupa del rilevamento di dati nel campo delle analisi economiche territoriali a cadenza semestrale, denominata Report Sicilia: “ Dal 2007 in poi la nostra economia si è ridotta ad un ammasso di macerie, con la perdita di 12 punti percentuali di Pil, un manifatturiero che ha distrutto quasi un quarto del suo potenziale produttivo, le costruzioni con il 44% in meno di valore aggiunto e il mercato del lavoro che ha visto sparire 212.000 occupati. Oggi però, sulla base delle analisi e delle previsioni riportate dall’ultimo Report Sicilia, ci sono le condizioni per avviare un nuovo progetto di sviluppo. Allora, ‘Andiamo a cominciare’, il titolo del Report è un’esortazione a tutti gli attori del contesto, ad intraprendere questo percorso, cogliendo gli elementi positivi rilevati e valorizzando quelle potenzialità e quelle eccellenze di cui il territorio ancora dispone”.

A conclusione dei lavori il Presidente del Consorzio Universitario Prof. Gaetano Armao, accogliendo le proposte fatte durante gli interventi, precisa che “intende muoversi in sinergia con le indicazioni fornite dai tecnici, puntando alla creazione di professionalità capaci di operare all’interno delle prospettive economiche ipotizzate.