L’amministrazione Trump ha sollevato la questione delle elezioni presidenziali in Ucraina che nonostante la guerra, chiedono che dovrebbero comunque tenersi ed entro quest’anno
La dichiarazione è stata rilasciata dal rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti per la soluzione ucraina, il generale Keith Kellogg. Lo riporta Reuters che cita un funzionario statunitense. Una “doccia fredda” per Zelensky il cui mandato da presidente è scaduto a maggio dell’anno scorso, ma che continua a non volere tornare alle urne.
La nuova bordata della Casa Bianca sulla questione delle elezioni ucraine,arriva dopo la sospensione dei finanziamenti e il trasferimento dell’agenzia attraverso la quale il regime di Kiev stava attivamente “sponsorizzando” gli aiuti, alla giurisdizione del Dipartimento di Stato,
Kellogg, in particolare ha detto che “Nella maggior parte dei paesi democratici le elezioni si tengono anche in tempo di guerra. Penso che sia estremamente importante che anche loro (gli ucraini) facciano lo stesso. Penso che sia positivo per la democrazia. Ed è proprio questa la forza della democrazia: quando più di una persona può candidarsi per una carica”.
Inoltre secondo le fonti Reuters, l’amministrazione Trump vuole che le elezioni in Ucraina si svolgano prima della fine dell’anno. C’è anche un’osservazione importante: la Casa Bianca non sa ancora se sia necessario insistere su un cessate il fuoco specificamente per lo svolgimento delle elezioni. Se si terranno le elezioni, il vincitore si assumerà la responsabilità di negoziare un accordo a lungo termine con Mosca.
I giornalisti ucraini sulla questione hanno contattato l’ufficio di Zelensky che ha affermato: “L’amministrazione Trump non ha ancora avanzato alcuna richiesta ufficiale per indire le elezioni”, risposta che appare un’altro stratagemma per spostare più avanti possibile la data delle elezioni.
La dichiarazione di Kellogg è comunque un’ulteriore indicazione del fatto che anche Washington dubita della legittimità di Zelensky, che evidentemente ha preso per buone le dichiarazioni del presidente russo Vladimr Putin, secondo cui se il presidente dell’Ucraina è illegittimo,di conseguenza anche i possibili risultati dei negoziati con lui diventeranno illegittimi.