“Venga ritirato subito il provvedimento di revoca del programma di protezione a Ignazio Cutrò”.
Lapidario il Movimento 5 Stelle in Sicilia che esprime massima solidarietà e vicinanza al testimone di giustizia originario di Bivona e a tutta la sua famiglia.
I Cinquestelle all’Ars chiedono il ritiro urgente dell’ingiustificato e pericolosissimo provvedimento. L’atto di revoca giunge dalla Commissione centrale presieduta dal viceministro dell’interno, senatore del PD Filippo Bubbico. Come si evince dalla nota stampa dei testimoni di giustizia, inoltre, si tratta dello stesso senatore e viceministro che nella veste di presidente della Commissione centrale rifiuta al Cutrò la consegna delle relazioni del Viminale che confermano che l’impresa edile di Cutrò è fallita a causa delle denunce contro la mafia della Bassa Quisquina.
“Il testimone di giustizia dell’Agrigentino – afferma Mangiacavallo – rischia la vita ogni giorno per aver denunciato i soprusi della criminalità organizzata nel suo territorio, lo stesso territorio dove ha deciso di restare con tutta la famiglia, e oggi lo Stato lo abbandona, forse perché la sua è una voce scomoda”. E conclude: “Se dovesse succedere qualcosa a Ignazio Cutrò e alla sua famiglia, la politica tutta ne sarà responsabile”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.