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Ribera (Ag). Capitaneria becca 2 palermitani a Seccagrande: sequestrati 700 ricci, attrezzatura e 1000 euro di multa

I due soggetti hanno usato anche apparecchi ausiliari di respirazione (vietati per l’esercizio della pesca sportiva) ed altri strumenti vietati dalla normativa vigente

La Guardia Costiera di P. Empedocle, al Comando del Capitano di Fregata Fabio Serafino, ha portato a termine un’importante attività di contrasto all’esercizio della pesca illecita.

Nello specifico, in località Seccagrande del Comune di Ribera, i militari sono entrati in azione cogliendo in flagranza due soggetti del palermitano intenti alla pesca abusiva di circa 700 ricci di mare, ben oltre il limite consentito dalla legge di 50 esemplari, per di più con l’ausilio di apparecchi ausiliari di respirazione (vietati per l’esercizio della pesca sportiva) ed altri strumenti vietati dalla normativa vigente. Il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro e rigettato in mare, in quanto si trattava di esemplari ancora vivi, a cura dell’equipaggio della motovedetta Guardia Costiera intervenuta sul posto. Ai trasgressori è stata contestata la violazione amministrativa punita con il pagamento di una sanzione pecuniaria pari a € 1.000, e si è proceduto anche al sequestro delle attrezzature utilizzate per la pesca di frodo.

Sempre i militari della Capiteneria empedoclina hanno condotto anche un’operazione denominata “PHOENIX” finalizzata a garantire la tutela degli stock ittici, in particolare degli esemplari più comunemente conosciuti come “bianchetto” e “cicerello”, nonché a tutelare il consumatore dalle frodi alimentari ed assicurare la qualità, la provenienza e la freschezza del prodotto ittico.

Nello specifico, i militari hanno svolto una intensa attività di controllo di tutta la filiera ittica, sia in mare che a terra, e di contrasto all’illegalità, che ha portato al risultato complessivo del sequestro di circa 650 metri di rete (sciabica da natante) in danno di 2 pescatori dilettanti e di un pescatore professionale (quest’ultimo responsabile di attività di pesca in zona vietata), 50 kg di prodotto ittico privo di tracciabilità in danno di esercizi commerciali e soggetti privati dediti alla pesca di frodo, ed alla contestazione di sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di € 11.000.