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Ribera. Comune approva delibera “NO” ai distacchi fognari di Girgenti Acque: quando a Sciacca?


A Ribera è stato trovato l’accordo tra maggioranza e minoranza, per impedire i distacchi fognari da parte di Girgenti Acque.

La mozione è stata presentata dal consigliere di opposizione Benedetto Vassallo, che in questi giorni ha cavalcato la protesta dei cittadini, seguita da un’altra mozione del consigliere Francesco Montalbano. Il consiglio comunale alla fine ha approvato una mozione congiunta, integrando le due proposte.

L’approvazione chiede al sindaco Carmelo Pace di emettere specifica ordinanza volta ad impedire qualsiasi tipologia di distacco fognario da parte di Girgenti Acque sull’intero territorio di Ribera. Le foto circolate in rete dei modi “spiccioli” – anche probabilmente illegali, perché viene danneggiato un bene privato – con la rottura dei tubi delle abitazione e successiva colata di cemento, hanno fatto indignare i cittadini di Ribera e non solo. Ricordiamo che esiste una sentenza del TAR vinta dal comune di Grotte, a cui tutti i sindaci possono fare capo, per emettere ordinanze di divieto a Girgenti Acque di distacco dalla rete fognaria per motivi di ordine pubblico.

Ribera quindi, come già tanti altri Comuni ricadenti sotto il monopolio di Girgenti Acque, ha messo una pezza a questa importante problematica. Ora ci chiediamo, come mai a Sciacca sulla questione tutto tace?

Il sindaco Di Paola dal canto suo dice di essersi interessato della questione seguendo la problematica nei comuni in cui si è posta, a Sciacca infatti, nessun distacco di rete fognaria si ancora verificato. Il sindaco afferma inoltre che un’ordinanza specifica in tal senso sarebbe inutile dato che propende per una regolamentazione a livello di ATI che è il soggetto più qualificato per imporre il provvedimento al gestore idrico.

Tuttavia, della questione, sicuramente fondamentale, a Sciacca, non si parla. La posizione della giunta è chiara, quella dell’opposizione, sia in consiglio che fuori, molto meno. Che sia una mossa politica, sulla pelle dei cittadini, che si basa sull’attendere che la problematica si verifichi per poi lanciare il solito inutile attacco alla giunta? Oppure va bene la condotta dell’amministrazione e finché questa è una grana di Di Paola, nessuno vuole assumersi l’impegno di commettere lesa maestà verso il gestore idrico?

Siamo in piena campagna elettorale e questo è un tema “caldo” e se neppure in questi momenti l’opposizione riesce ad emettere uno “squillo di tromba”, allora…

Riportiamo di seguito la delibera approvata nel centro crispino:

“Il Consiglio Comunale di Ribera, preso atto:
• delle comunicazioni del Sindaco, sull’impegno assunto da Girgenti Acque di sospendere i distacchi fognari, effettuati su richiesta degli stessi utenti, sino all’audizione innanzi al consiglio direttivo dell’autorità territoriale idrica; • dell’elevato costo previsto da Girgenti Acque per le richieste di allaccio delle nuove utenze idriche e fognarie; • della necessità di trovare delle soluzioni per l’abbattimento delle tariffe praticate per l’erogazione del servizi idrico integrato; • che il gestore idrico acquista ad un prezzo (70 centesimi) di oltre 4 volte e ½ il prezzo medio nazionale dalla Siciliacque s.p.a., società alla quale la Regione Sicilia ha affidato le risorse idriche; • che tale costo esorbitante si traduce in uno spropositato aumento delle bollette dell’acqua che i cittadini sono chiamati a pagare; • che il Presidente della Regione Sicilia, non ha dato seguito all’art. 6 della L.R. n. 19/2015, nella parte in cui gli attribuiva la facoltà e il potere di esercitare il diritto di recesso della convenzione con Siciliacque s.p.a. per far tornare pubblica la gestione degli invasi, delle sorgenti e degli acquedotti; • che il Presidente della Regione Sicilia, non ha dato seguito neppure all’art. 6 della L.R. n. 19/2015, nella parte in cui l’obbligava, entro 90 giorni dall’approvazione della legge, ad avviare le procedure per la revisione della convenzione con Siciliacque per garantire la possibilità di accesso, secondo criteri di solidarietà, all’acqua in quanto bene pubblico; • che il Presidente della Regione Sicilia, non ha dato seguito neppure al comma n. 2 dell’art. 8 della L.R. n. 19/2015, nella parte in cui lo obbligava entro il termine di 180 giorni dall’approvazione della legge ad istituire il Comitato consultivo permanente degli utenti e il tavolo consultivo permanente sulle tariffe di cui all’articolo 50, comma 1 e 4, della legge regionale n.11/2010.
Preso atto della mozione del 26.01.2017 prot. 1616
invita il Sindaco
1) ad emettere specifica ordinanza volta ad impedire qualsiasi tipologia di distacco fognario da parte di Girgenti Acque sull’intero territorio di Ribera; 2) di seguire con particolare attenzione presso il competente ATI l’iter per la definitiva cessazione dei distacchi fognari per qualsiasi motivo e natura da parte di Girgenti Acque spa; 3) di fare inserire all’odg dell’assemblea ATI la riduzione dei costi relativi alle richieste di allaccio delle nuove utenze idriche e fognarie, compresi i costi di preventivo; 4) di sollecitare l’ATI a trovare soluzioni per l’abbattimento dei costi del servizio idrico integrato; 5) di far deliberare all’ATI una mozione con la quale invitare il Presidente della Regione Sicilia a richiedere la risoluzione della convenzione con Siciliacque spa, visto l’esorbitante costo praticato per la vendita dell’acqua per far tornare pubblica la gestione degli invasi, delle sorgenti e degli acquedotti; 6) di far deliberare all’ATI una mozione con la quale invitare il Presidente della Regione Sicilia a rispettare la norma che l’obbligava, entro 90 giorni (novembre 2015) dall’approvazione della legge, ad avviare le procedure per la revisione della convenzione con Siciliacque per garantire la possibilità di accesso, secondo criteri di solidarietà, all’acqua in quanto bene pubblico; 7) di far deliberare all’ATI una mozione con la quale invitare il Presidente della Regione Sicilia a rispettare la norma, comma n. 2 dell’art. 8 della L.R. n. 19/2015, nella parte in cui lo obbligava entro il termine di 180 giorni (gennaio 2016) dall’approvazione della legge ad istituire il Comitato consultivo permanente degli utenti e il tavolo consultivo permanente sulle tariffe di cui all’articolo 50, comma 1 e 4, della legge regionale n.11/2010”.