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Ribera. Donazione gettoni per Covid 19: Perché il sindaco ha risposto strumentalmente e per interposta persona?


È polemica a Ribera per la donazione dei gettoni di presenza alla causa anti-Covid 19 di alcuni consiglieri, che non ci stanno ad essere accusati da chi non dona nulla

I Consiglieri al Comune di Ribera Angileri, Caico, D’Azzo, Failla, Farruggia, e Tramuta di diversi gruppi di opposizione, in relazione alla propria nota con cui si era comunicata la volontà di rinunciare ai gettoni di presenza da donare per l’emergenza COVID19, non ci stanno ad essere tacciati per coloro che hanno fatto questa iniziativa per scopi elettorali ed anzi accusano il sindaco Pace di non avere avuto il coraggio di rispondere personalmente, delegando di fatto suoi sottoposti.

I Consiglieri d’opposizione, nella nota spiegano che il proprio intento era di coinvolgere nella donazione più gente possibile tra cui anche il sindaco Carmelo Pace. In effetti se si considera che il sindaco, a causa dell’epidemia, con lo spostamento delle elezioni a data da destinarsi, resterà in carica diversi mesi in più di quanto sia il suo mandato, percependo di conseguenza gli stipendi di questi mesi, forse l’opposizione si sarebbe aspettata che parte del “surplus” venisse donato a questa nobile causa.

Di seguito la nota dei consiglieri Angileri, Caico, D’Azzo, Failla, Farruggia, e Tramuta.

“Pur non volendo alimentare alcuna polemica, reputiamo opportuno fare alcune puntualizzazioni.

L’ iniziativa degli scriventi non era di carattere privato (nel qual caso sarebbe stato ovviamente opportuno mantenere la giusta discrezione, così come singolarmente ognuno di noi ha già fatto): essa piuttosto è stata di natura politica (accezione che i consiglieri di maggioranza o chi per loro evidentemente hanno qualche difficoltà a comprendere) ragion per cui, a seguito di espressa richiesta sui social da parte di alcuni cittadini, si è ritenuto di renderla pubblica, sia per stimolare tutte le istituzioni locali a condividerla che per dare un segnale di solidarietà alla cittadinanza da parte dei propri rappresentanti.

Contrariamente a quanto sostenuto dai colleghi di maggioranza, l’intento era proprio quello di arrivare ad iniziative concrete e condivise da parte di tutta la classe politica locale, ben consapevoli della gravità della situazione e degli enormi problemi che tanti dei nostri concittadini stanno vivendo: a maggior ragione ci si duole quindi della scomposta reazione manifestata sia dai consiglieri “formalmente” vicini al Sindaco Pace, che dagli altri “sostanzialmente” vicini allo stesso.
Essi si non hanno perso occasione per cercare di strumentalizzare la questione suscitando una inopportuna e fastidiosa polemica.

Avremmo preferito che a replicare fosse stato piuttosto direttamente il Sindaco, manifestando chiaramente la sua volontà di non rinunciare alla propria indennità – tutta od anche in parte – in considerazione del lavoro particolarmente gravoso che sta svolgendo in questi giorni, invece di apprendere tale circostanza dal comunicato dei suoi nuovi accoliti.
Considerato poi, che da qui alla fine del mandato, a causa proprio dell’emergenza Covid 19, si svolgeranno pochissimi consigli comunali se non addirittura alcuno, abbiamo esortato anche il Presidente del Consiglio Tortorici a riflettere sul fatto che forse sarebbe opportuno da parte sua lasciare la propria indennità nelle casse comunali o se ritiene meglio intraprendere qualche lodevole iniziativa devolvendo la stessa – in tutto od in parte – per iniziative in favore di famiglie bisognose.

Nessuno di noi si è finora permesso di bollare come “demagogiche” o da “propaganda elettorale” le altrui esternazioni, iniziative o inviti vari (vd. Liborio D’Anna a Zingaretti): né può passare l’idea che, per l’attuale emergenza, possa venire meno il diritto/dovere di avanzare proposte, o di pungolare l’Amministrazione locale affinché si agisca in maniera ancor più seria ed efficiente.

Piuttosto, nel rassicurare che i sottoscritti – a differenza di altri – decidono ed agiscono con la propria testa, si ribadisce che gli stessi continueranno ad esercitare il proprio ruolo di consiglieri di opposizione in maniera seria, costruttiva e concreta, nell’esclusivo interesse della cittadinanza”.