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Ribera. Lega su Imu Agricola: “Sindaco Pace mistifica i fatti”


“Il governo nazionale non si piega alle logiche del Comune di Ribera, l’Iter è lento e lo si era detto. Pace si appelli al suo Bilancio invece che alla Lega e trovi 250mila euro da approntare invece di mistificare la realtà”

“Il percorso per l’esenzione dal pagamento dell’IMU sui terreni agricoli nei Comuni colpiti dagli eventi meteorologici avversi dello scorso novembre, scrive il presidente del circolo Claudio Rizzo –  è stato avviato, grazie all’impegno del Senatore e Sottosegretario all’Intero Stefano Candiani, subito dopo l’incontro tenutosi a Ribera.

L’iter prevede passaggi istituzionali che interessano più rami dell’amministrazione dello Stato e che potrà concludersi con provvedimento del MEF (Ministero Economia e Finanze) solo entro la cornice, e con i tempi, della legislazione vigente che certamente non dipendono dalle logiche di bilancio del Comune di Ribera”.

L’attenzione del Governo nazionale nei confronti degli agricoltori riberesi continua Rizzo è massimo e porterà nel prossimo futuro novità importanti, come nel recente presente con l’apertura all’export via aerea degli Agrumi verso lo sconfinato mercato cinese ottenuto dal Ministro della Lega Centinaio”.

“Al Sindaco di Ribera – dice ancora il presidente – chiediamo di fare appelli, oltre al Locale Circolo della Lega, anche al Bilancio comunale che poteva allora e potrebbe trovare oggi facilmente 250 mila euro tra le sue pieghe per non fare pagare da subito ai cittadini riberesi l’IMU agricola nelle more dello storno di tali somme dal Governo Nazionale.

Questo perché pensiamo che quando c’è una esigenza reale che interessa il proprio territorio prima si agisce di tasca propria e poi si chiede agli altri di intervenire.

Il Sindaco Pace, tra l’altro, sa benissimo che il Sottesegretario Candiani non ha mai detto che si potesse raggiungere l’importante risultato in tempi immediati come vorrebbe, invece, lasciare intendere, quindi la smetta di mistificare e pensi, invece, a risolvere i gravi problemi che affliggono la nostra città.

Ci dica, ad esempio, il Sindaco come mai tiene bloccati nei cassetti del comune di Ribera somme per più di un milione di euro, da tempo decretate dalla Regione siciliana, e destinate all’assistenza sociale. Ingenti risorse, da tempo nella disponibilità del Comune, che potrebbero dare un aiuto concreto alle fasce più deboli della popolazione oltre che costituire occasione di lavoro per tanti cittadini.

Ci dica, anche, come mai dopo tre mesi non ha ancora dato risposta all’interrogazione popolare, da noi promossa, in tema di rifiuti e trasparenza nelle società partecipate del comune.

Ci dica, magari, quali atti concreti ha adottato per fare seguito alla sua dichiarazione, alla stampa, secondo la quale avrebbe intenzione di non applicare il decreto sicurezza”.

Ed infine: “A proposito di sicurezza, Sindaco si è accorto che le case popolari da abbattere sono popolate da gruppi numerosi di extracomunitari che vivono senza acqua e luce in ruderi a rischio crollo e alimentano sacche di degrado molto pericolose per la sicurezza dei cittadini? Come Lei sapra’, in questi giorni, si e’ registrata una notevole recrudescenza della criminalità straniera con episodi, anche molto violenti, avvenuti in pieno centro cittadino: dalle risse con l’uso di spranghe agli accoltellamenti, dai furti allo spaccio di sostanze stupefacenti fino al tentato omicidio. Episodi che avvengono sotto gli occhi dei cittadini, sempre più esasperati e preoccupati per la sicurezza propria e delle famiglie. Sindaco Pace la invitiamo, quindi, a rispettare le leggi dello Stato, ad impedire che si creino ghetti incontrollabili all’interno della città ed a garantire la tranquillità dei cittadini.

E poi Sindaco, la invitiamo, dopo il disastro che ha creato al calcio riberese, non essendo stato Lei capace, in otto lunghi anni, di adeguare lo stadio Nino Novara alle normative, a prestare maggiore attenzione al settore calcistico e sportivo, con particolare riguardo a quello giovanile.

Ci sarebbe tanto altro da dire. Per il momento, ci fermiamo qui”.