Hanno prima creato il problema, ora come al solito, ci vogliono “imporre” la – loro- soluzione.
Matteo Renzi, mero esecutore degli ordini delle lobby che lo sorreggono, ha imposto a Crocetta di realizzare gli inceneritori che da anni sono il “sogno nel cassetto” dei vari governi, da Cuffaro in poi, che si sono succeduti nell’isola.
Il presidente della regione ha fretta, il motivo a nostro avviso non è nella risoluzione del problema, ma nella paura delle imminenti elezioni regionali, che si terranno a meno di un anno e che con molta probabilità vedranno una schiacciante vittoria, almeno in Sicilia, del movimento cinque stelle.
Sanno benissimo che se questo evento dovesse verificarsi, qualsiasi progetto di inceneritore verrebbe “incenerito” ed allora, l’unica soluzione per salvare i vari Marcegaglia e gruppi similari, interessati alla costruzione di questi mostri, è quella di approvare progetti e appalti, in modo da rendere irreversibile la loro realizzazione (caso Parma docet).
Tutti quindi a parlare o meglio a “sparare” numeri e proposte. Crocetta aveva parlato della costruzione di 4 – 6 impianti, poi aveva specificato 5. Ora arriva il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che se da un lato si dice contrario ai grandi impianti, dall’altro propone “mini-impianti condominiali”a emissione zero. Saremmo curiosi di sapere, come fa ad essere senza emissioni qualcosa che brucia… mistero. Inoltre, dovremmo mettere una canna fumaria per ogni condominio? Il sindaco nel suo intervento non spiega i particolari, ma noi piacerebbe conoscere i dettagli.
Ed ecco cosa dice in una conferenza stampa negli uffici della Rap a Bellolampo, il presidente dell’Anci Orlando: “Si discute se sia meglio realizzare due mega impianti in Sicilia oppure farne 4-6 più piccoli. Io sarei per la distribuzione di mini-impianti condominiali, a emissione zero, per il trattamento della spazzatura con criteri chiari da dare ai comuni”.
Poi conclude:“Un commissario per gestire l’emergenza rifiuti in Sicilia? L’importante è che non sia dato l’incarico a chi ha causato questi enormi danni”.
A Orlando va comunque riconosciuto il merito di puntare sul pubblico a discapito dei privati, che definisce per quello che sono, cioè ricercatori di profitti.
In ogni caso, il futuro dei siciliani al momento è incerto, sei inceneritori in Sicilia, o mini-impianti condominiali, se realizzati, ci costringeranno a camminare con le mascherine al naso?