“Anche la questione di portare i rifiuti fuori dalla Sicilia è stata trattata dal governo Crocetta malissimo. E non si sta pianificando nulla per il futuro, se non riempire le discariche”. Così Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia.
“Al di là delle strumentalizzazioni politiche, delle guerre tra formazioni politiche sulla pelle dei siciliani, di scontri tra rappresentanti istituzionali, non possiamo non evidenziare che anche questa questione di portare, per un periodo limitato, i rifiuti fuori dalla Sicilia è stata trattata dal governo Crocetta con i piedi. – dice Zanna – Adesso si piangono lacrime di coccodrillo e si grida al complotto, mentre le strade di molti comuni siciliani sono sommerse dai rifiuti. Ma quando mesi fa abbiamo proposto questa soluzione per una fase transitoria che ci facesse uscire dall’emergenza delle discariche sature, il presidente Crocetta ha detto no, ripetutamente.
Ha detto no, fino all’altro ieri, ed ora non sa più che pesci pigliare.Un altro scandalo, a dimostrazione che sulla gestione dei rifiuti alla Regione si continuano ad avere poche idee ma confuse. E non si sta pianificando nulla per il futuro, se non portare i rifiuti in vecchie e nuove discariche. Una nuova vergogna”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.