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Risorse a rischio per statizzazione degli istituti musicali: Rischi anche per il Toscanini di Ribera?


Dopo appena sei mesi dall’approvazione al Senato della cosiddetta “manovrina”, cioè la conversione in Legge del D.L. n. 50 dello scorso 24 aprile, dedicato – tra gli altri – anche alla statizzazione degli istituti musicali, già Orlando lancia un grido d’allarme: “Prevalga il buon senso per mantenere in vita tali istituzioni”.

Nella manovrina di giugno 2017, infatti, un articolo era stato dedicato alla statizzazione degli Istituti Superiori di Studi Musicali (ex pareggiati), ovvero il 22-bis “Statizzazione e razionalizzazione delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica non statali”. In sostanza, una parte degli Istituti Musicali ex pareggiati, riformati in Istituti Superiori di Studi Musicali, avrebbero dovuto essere statizzati nel corso del quadriennio 2017/20 attraverso un forte stanziamento statale.

Ma i soldi per questa “statizzazione” ci sono? Chissà, oggi si scopre che nella legge di bilancio sarebbero a rischio proprio le risorse che accompagnano l’emendamento per la statizzazione degli istituti superiori di studi musicali.

In vista della prossima votazione in Parlamento degli emendamenti alla Legge, intanto, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, presidente dell’Anci Sicilia, mette le mani avanti: “Una scelta di questo tipo potrebbe determinare un gravissimo impoverimento dei territori coinvolti e di quelli limitrofi in considerazione del venir meno di un’istituzione importante che opera da decenni sul territorio, dando agli studenti importanti opportunità formative e di lavoro. Per questi motivi, la battaglia dei conservatori diventa anche quella dei comuni siciliani”. Dello stesso parere anche Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia ed il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco che ha rivolto un appello al governo ed alla politica.

“Mi auguro – ha concluso Orlando –  che prevalga il buon senso e che si restituiscano le risorse giuste e necessarie per mantenere in vita tali istituzioni che assicurano – come confermato dalla ministra Valeria Fedeli – la diffusione capillare dell’arte e della musica, salvaguardano il nostro patrimonio culturale e coltivano giovani talenti”.

Sicuramente queste notizie non giovano all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Toscanini” di Ribera (Ag) – unica Istituzione di Alta Formazione Artistico Musicale del territorio –, dal 1991 al 2010 gestito direttamente dalla Provincia Regionale di Agrigento e poi, a seguito dell’autonomia statutaria, dall’Ente finanziato fino al 2015, anno da cui non ha più avuto alcun ente finanziatore a causa dell’azzeramento dei fondi da parte di ciò che oggi si chiama “Libero Consorzio Comunale di Agrigento”. L’Istituto è sopravvissuto finora con grandi sforzi dei docenti e con i fondi di emergenza Statali e Regionali, ma in attesa della statizzazione, i cui fondi sembrano ora essere molto a rischio.

In merito, abbiamo chiesto lumi alla direttrice dell’Istituto Prof.ssa Mariangela Longo che, contatta da noi telefonicamente, ci ha dichiarato di sperare che tali difficoltà politico-governative possano risolversi, ricordando – oltretutto – che lo stanziamento dei fondi è un atto dovuto, considerata la legge di cui parlavamo in capo all’articolo.