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Romania. In migliaia a Bucarest protestano contro l’annullamento del secondo turno delle presidenziali

Migliaia  di manifestanti hanno protestato davanti all’edificio della Corte costituzionale a Bucarest e per le strade con cartelli e  striscioni contro i giudici, che il 6 dicembre, due giorni prima del ballottaggio, a sorpresa hanno annullato il primo turno  delle elezioni del 24 novembre vinte dal filorusso Georgescu

A Bucarest per tutto il weekend, migliaia di manifestati hanno protestato davanti alla sede della Corte costituzionale e per le vie centrali della capitale romena, contro la decisione dei giudici del 6 dicembre, di annullare i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali, turno vinto a sorpresa dal candidato di estrema destra Calin Georgescu, filorusso e su posizioni critiche verso Ue e Nato.

Oltre a cartelli e striscioni rivolti polemicamente all’Alta Corte, i manifestanti, riferiscono i media regionali, hanno mostrato una falsa bara con su scritto ‘Democrazia’, ad evidenziare la mossa, dettata dal governo europeo di annullare regolari elezioni il cui esito non è stato gradito.

Giovedì scorso il nuovo governo di coalizione, riformista e filoeuropeista, guidato dal premier socialdemocratico Marcel Ciolacu, ha fissato al 4 maggio prossimo le nuove presidenziali. L’Alta Corte aveva annullato il voto del 24 novembre a soli due giorni dal ballottaggio, previso l’8 dicembre, nel quale Georgescu avrebbe dovuto affrontare Elena Lasconi, centrista moderata.

Una decisione clamorosa, motivata da ipotetiche irregolarità nel finanziamento della campagna elettorale di Georgescu, condotta interamente su TikTok, e per ingerenze russe a suo sostegno, non dimostrate. In attesa di nuove elezioni, il capo di Stato uscente, il liberale Klaus Iohannis, resta in carica nonostante il suo mandato sia ufficialmente scaduto il 21 dicembre scorso.