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Romania. Si dimette presidente Iohannis per evitare impeachment: era accusato di avere annullato le elezioni presidenziali del 24 novembre

Il suo mandato era scaduto a dicembre ma sarebbe dovuto rimanere fino alla ripetizione delle elezioni annullate a novembre. A giorni il Parlamento avrebbe votato per destituirlo

Il capo di Stato della Romani Klaus Iohannis oggi ha annunciato le sue dimissioni, dopo che l’opposizione parlamentare, il Partito della Gioventù ha avviato l’impeachment per la terza volta e la leadership parlamentare ha deciso di iniziare a discutere la richiesta già domani martedì.

L’opposizione parlamentare, ha accusato Iohannis di avere annullato il primo turno delle elezioni presidenziali di dicembre del 24 novembre scorso, vinte a sorpresa dal candidato di destra indipendente Calin Georgescu con il 22,94% dei voti. Al secondo posto arrivò Elena Lasconi, leader del centrodestra Unione per la Salvezza della Romania, con il 19,18%. Si doveva quindi andare al ballottaggio dell’8 dicembre, ma le elezioni furono annullate per sospette interferenze russe, mai dimostrate. La Corte Suprema del paese ha accusato Georgescu di avere beneficiato di una campagna di sostegno illegale sulla piattaforma TikTok. In realtà quel voto mandò nel panico l’Unione Europea, preoccupata che dopo Ungheria e Slovacchia, anche la Romania passasse nella mani di presidenti filo russi.

“Per risparmiare una crisi alla Romania e ai cittadini rumeni, mercoledì lascerò il mio incarico”, ha dichiarato Klaus Iohannis in un discorso solenne a Bucarest, mentre era appena stata avviata una procedura di impeachment nei suoi confronti. Il suo mandato doveva inizialmente durare fino alla fine del 2024, ma dopo l’annullamneto del primo turno delle elezioni presidenziali, era stato autorizzato dalla Corte Suprema a rimanere in carica fino all’elezione del suo successore, prevista per il 4 e 18 maggio.

Ma il clima si era fatto caldo, migliaia di rumeni da novembre scendono in piazza gridando al “colpo di Stato” e per i prossimi giorni il Parlamento aveva convocato una sessione plenaria per destituirlo. “Tra pochi giorni il Parlamento rumeno avrebbe votato sulla mia destituzione e la Romania sarebbe precipitata in una crisi con ripercussioni all’interno del paese e purtroppo anche al di fuori dei nostri confini”, ha spiegato Iohannis, al potere dal 2014, “Lascerò il mio posto dopodomani, il 12 febbraio” e affermando di non aver “mai violato la Costituzione”.

Adesso sarà il presidente del Senato e leader dei liberali, Ilie Bolojan, a fungere da leader ad interim fino alle nuove elezioni. L’estrema destra ha accolto con favore l’annuncio delle sue dimissioni. “Questa è la vostra vittoria”, ha scritto su Facebook il leader del partito AUR, George Simion, riferendosi alle recenti manifestazioni. “Ora è il momento di conquistare il secondo turno”. Il vincitore a sorpresa del primo turno, Calin Georgescu, non ha per ora commentato. La Commissione europea ha annunciato l’apertura di un’indagine e chissà magari chiederà di annullare le dimissioni e la richiesta di impeachment.