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Rosolini (SR). Bimbo di 16 mesi muore in ospedale: lividi su collo, schiena e volto. Fermato convivente della mamma


Un bimbo di appena 16 mesi è morto in ospedale a causa di numerosi lividi sul corpo: gli inquirenti che ipotizzano siano dovuti a maltrattamenti, hanno fermato il convivente della mamma


La tragedia è avvenuta intorno alle 12 di ieri in un appartamento delle case popolari di Via Eloro, nel quartiere Santa Caterina, a Rosolini, in provincia di Ragusa. Evan, un bimbo di appena 16 mesi, dopo essere stato portato all’Ospedale Maggiore di Modica, è morto per cause in corso di accertamento. Il piccolo presentava lividi sul viso, sul collo e sulla schiena, questi ultimi risalenti ad alcuni giorni prima.

La mamma, Letizia Spatola di 23 anni, separata dal marito che non vive a Rosolini, ha dichiarato ai sanitari che il bimbo, che aveva iniziato a camminare da poco, si era procurato i lividi a causa del forte vento della sera precedente che avrebbe fatto sbattere la porta in faccia al bambino. Immediatamente sono state avviate le indagini e per stabilire cosa sia realmente accaduto, si attende l’autopsia, ma negli inquirenti c’è il forte sospetto che i lividi possano essere dovuti a maltrattamenti.

La mamma che è stata denunciata, attualmente convive con un uomo di 32 anni di Noto, che stato fermato e posto sotto interrogatorio, con l’accusa di omicidio. Le indagini avviate dal Pm Donata Costa della procura di Siracusa, sono condotte dagli agenti del Commissariato di Polizia di Modica che stanno accertando anche eventuali responsabilità di altri membri della famiglia. Gli elementi raccolti dai poliziotti fanno ipotizzare che il bimbo sia morto a seguito delle percosse.

AGGIORNAMENTO

La Procura di Siracusa dopo il fermo del convivente 32enne, ha disposto anche il fermo anche di Letizia Spatola madre del bambino morto. Le accuse nei loro confronti sono di omicidio volontario e maltrattamenti in famiglia. La Procura inoltre ha disposto l’autopsia sul corpo del piccolo. I due sono stati condotti in carcere dagli agenti del commissariato di polizia di Modica che indagando sull’accaduto.