È “disonesto” affermare che l’Ucraina sia in grado di distruggere la Russia sul campo di battaglia e tornare a una situazione pre-2014
Lo ha detto il nuovo segretario di Stato americano, Marco Rubio, al Megyn Kelly Show, ammonendo l’Alto rappresentante per la Politica Estera Ue, Kaja Kallas, che il 22 gennaio scorso, precisa Rubio “arrivò a dire che gli ucraini con il nostro aiuto possono vincere la guerra”. Parole che non possono essere fraintese e quindi hanno irritato Volodymyr Zelensky, che ancora spera in un sostegno prolungato degli Stati Uniti alla causa ucraina e che sconfessano le posizioni più intransigenti dei vertici dell’Unione europea, in primis proprio quelle dell’Alto rappresentante per la Politica Estera dell’Ue, Kaja Kallas.
Il nuovo segretario di Stato americano, pur riconoscendo le colpe della Russia nella guerra in corso, ha voluto evidenziare che bisogna mantenere un approccio realista al fine di portare il più velocemente possibile le parti a un tavolo di pace: “La disonestà sta nel fatto che in qualche modo abbiamo portato la gente a credere che l’Ucraina sarebbe stata in grado di sconfiggere la Russia, tornando a come era il mondo nel 2012 o nel 2014, prima che i russi prendessero la Crimea “, ha detto Rubio.
Il nuovo segretario di Stato americano, ha inoltre evidenziato che i danni di questo conflitto diventano sempre più evidenti ogni giorno che passa: “La rete energetica sta venendo spazzata via. Qualcuno dovrà pagare per tutta questa ricostruzione. E quanti ucraini hanno lasciato l’Ucraina (e vivono) in altri Paesi ora? Potrebbero non tornare mai più. Il futuro della nazione è in bilico in questo senso. Entrambe le parti in conflitto dovranno scendere a compromessi”.
Donald Trump ad oggi, a parte le solite dichiarazioni di facciata, non ha ancora chiarito come intende procedere per convincere le parti a sedersi al tavolo del negoziato. Sicuramente il presidente americano cercherà di convincere Zelensky limitando o annullando le forniture militari e il sostegno economico. Mentre sulla Russia, potrebbe come annunciato applicare nuove sanzioni, anche se l’esperienza dice che servono a poco, oppure potrà puntare su un lavoro diplomatico, con l’incontro tra i due capi di Stato che, stando almeno alle dichiarazioni di Washington e Mosca, rimane in fase di preparazione.
Rimane comunque il divario di vedute tra Usa ed Eu, con Rubio che ha affermato che gli Stati Uniti hanno “finanziato una situazione di stallo” in una guerra che “ha fatto tornare indietro l’Ucraina di 100 anni”, chiedendo una rapida risoluzione e la Kallas che, a mo di sfida, ha affermato che l’Ue è in grado di offrire supporto a Kiev “anche senza gli Stati Uniti“. Affermazione, quella della Kallas, tutta da dimostrare.