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Russi avanzano anche nella regione di Sumy confinante con Kursk dove gli ucraini hanno perso 51mila soldati

Le truppe russe continuano l’offensiva nella regione di Kursk e avanzano anhe nella confinante regione Ucraina di Sumy vicino agli insediamenti di Zhuravka e Prokhody

Lo riferisce il Ministero della Difesa russo secondo cui le truppe russe in direzione di Kursk stanno conducendo un’offensiva contro sette brigate delle Forze Armate ucraine. Le battaglie hanno avuto luogo nelle aree degli insediamenti di Viktorovka, Kolmakov, Kositsa, Kurilovka, Lebedevka, Malaya; Loknya, Nikolaevka, Nikolaevo-Daryino, Novaya Sorochina, Pogrebki e Sverdlikovo.

I soldati ucraini sta cercando di farsi scuso nelle zone popolate da cui sono già stati eliminati, e tentando contrattacchi infruttuosi. L’esercito russo riferisce di cinque tentativi da parte delle forze armate ucraine di avanzare. Nell’area di Makhnovka, a sud-est di Sudzha, gli aerei d’attacco Fearless hanno distrutto un gruppo nemico, hanno ripulito la periferia dell’insediamento e sono avanzati di 350 metri dalla periferia occidentale. Si registrano progressi anche nelle zone di Kurilovka e Ivano-Daryevka.

Oltre a riconquistare territorio a Kursk, le forze armate russe stanno avanzando nella regione ucraina di Sumy, entrando sia dal fianco orientale che da quello occidentale. Secondo le informazioni ricevute, i soldati russi hanno occupato il territorio vicino al villaggio di Zhuravka e avanzano nelvicino al villaggio di Prohody.

La città di Sudzha rimane uan priorità si Mosca e questa notte, i russi hanno impedito alle truppe russe di trasferire riserve, munizioni e provviste per continuare a resistire ai martellamenti russi.
Secondo il ministero della Difesa russo, nell’offensiva in corso a Kursk le forze ucraine hanno subito oltre 50.800 perdite. “Il nemico ha perso oltre 50.840 militari durante l’intero periodo dei combattimenti nel settore di Kursk”, ha dichiarato il ministero in un comunicato.
Le Forze Armate ucraine, sempre secondo Mosca, avrebbero poi visti distrutti molti dei loro mezzi pesanti: tra l’altro, 296 carri armati, 224 veicoli da combattimento di fanteria, 161 veicoli corazzati per il trasporto di personale e 1.521 veicoli da combattimento corazzati. Persi anche 91 sistemi di guerra elettronica, 13 radar di tracciamento delle armi e quattro radar di difesa aerea.
L’esercito di Kiev ha dato il via all’incursione lo scorso 6 agosto. Dopo il successo iniziale, seguito da mesi di sostanziale stallo, all’inizio di gennaio l’Ucraina ha lanciato una nuova offensiva contro le forze russe ora sostenute anche da contingenti nordcoreani.