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Russia. Arrestato Evan Gershkovich corrispondente del Wall Street Journal. Per Mosca: “È una spia americana”

Il giornalista Evan Gershkovich del Wall Street Journal, è stato arrestato in Russia con l’accusa di spionaggio ed è rinchiuso in un carcere

Secondo i servizi di sicurezza interni della Federazione (Fsb) citati da Interfax, Evan Gershkovich è stato arrestato a causa delle “attività illegali” che stava svolgendo nel Paese. Il reporter, accreditato presso il ministero degli Esteri russo, è “sospettato di spionaggio a vantaggio del governo americano“. Sempre secondo i servizi russi, Gershkovich ha raccolto informazioni coperte da “segreto di Stato” sulle attività di una delle “imprese del complesso militare-industriale russo” e per questo rischia 20 anni di carcere.

Il Wall Street Journal ha subito “smentito con veemenza” le accuse di spionaggio mosse dai servizi di sicurezza russi nei confronti del suo giornalista Evan Gershkovich, e chiede l’immediato rilascio di Evan Gershkovich, che efinisce “un giornalista affidabile e coscienzioso”. Per il Wall Street Journal il giornalista americano è stato fermato con accusa che “non ha nulla a che fare con il giornalismo”.

Di parere opposto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, che sul suo canale Telegram afferma: “Purtroppo – ha scritto la portavoce – non è la prima volta che lo status di ‘corrispondente straniero’, il visto giornalistico e l’accreditamento vengono utilizzati da stranieri nel nostro Paese per coprire attività che non sono giornalismo. Questo non è il primo noto occidentale ad essere ‘pizzicato”.

Ancora più duro il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “ Non si parla di sospetti, è stato colto in flagrante”. Questo il commento Peskov – riferisce Ria Novosti – sul fermo del giornalista americano del Wall Street Journal a Ekaterinburg.

La questione possibile rientrare in uno scambio di prigionieri con gli Usa, ma il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov, citato dalla Tass ha detto che “non è ancora stata discussa”.

Sulla stessa domanda, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto: “Non ho alcuna informazione, non ho nulla da dire in proposito”. La domanda si riferiva a un possibile scambio con Serghei Cherkasov, un russo detenuto in Brasile e incriminato nei giorni scorsi negli Usa con l’accusa di essere un agente dei servizi d’intelligence russi. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha auspicato che gli Usa non compiano atti di rappresaglia per l’arresto del giornalista del Wall Street Journal in Russia. “Speriamo che ciò non avvenga, e non deve avvenire”, ha detto citato dall’agenzia Ria Novosti.