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S.Vito Lo Capo in fiamme. Drammatico appello del sindaco: “Aiutateci servono barche per fuggire via mare”


Un incendio di proporzioni gigantesche sta divorando la vegetazione attorno San Vito Lo Capo, splendida località balneare conosciuta da tutti.

La situazione è drammatica, le fiamme stanno lambendo il villaggio turistico Calampiso dove ci sono circa 700 villeggianti che in preda alla paura e circondati dal fuoco, stanno cercando salvezza evacuando dalla struttura nell’unico punto non attaccabile dal fuoco, il mare a bordo di barche.

Ma le imbarcazioni disponibili sono limitate ed il sindaco Matteo Rizzo ha lanciato un appello sui social network per chiedere a chiunque sia in possesso di natanti in buono stato di raggiungere il porticciolo per dare un aiuto nelle operazioni di evacuazione della megastruttura che si trova a San Vito Lo Capo.

“È urgentissimo! – scrive il sindaco -. Chiunque sia in possesso di imbarcazioni sicure ed affidabili si rechi urgentemente presso il villaggio Calampiso per aiutarci ad evacuare circa 700 persone dal villaggio”.

E non è tutto, il sindaco aggiunge poi che sarà necessario dare ospitalità a queste persone: “Servono mini bus e auto per accogliere le persone che arrivano al porto piccolo e portarle presso gli edifici scolastici ad iniziare dalla scuola media. Le strutture ricettive che hanno disponibilità se possono mettere a disposizione gratuitamente le camere per due notti quantomeno per le persone anziane e per i bambini”

la situazione dunque è davvero drammatica, il fuoco sta continuando ad avanzare sospinto anche dal vento verso il mare e questo ha chiuso ogni via di fuga ai turisti intrappolati a Calampiso. I villeggianti sono fuggiti senza portare con se nulla, molti sono in ciabatte e costume. Si attendono i Canadair ma gli aerei disponibili sono pochi e impegnati contemporaneamente i altri roghi sparsi per la Sicilia. In totale sono 125 gli incendi registrati oggi in Sicilia; oltre a quello di San Vito, i più virulenti si sono sviluppati a Priolo (Siracusa), Catania e San Mauro Castelverde (Palermo).

Chi può dunque dia una mano.