⦿ Ultim'ora

Sabotaggio Nord Stream. Germania, Svezia e Danimarca indagheranno da sole, Russia: “Abbiamo prove”

“Abbiamo i dati, ma non li specificherò”, ha detto Sergey Naryshkin, capo dei servizi segreti esteri della Russia

Germania, Svezia e Danimarca, dopo averlo annunciato lo scorso 1 ottobre, avrebbero adesso rinunciato ad indagare congiuntamente sul sabotaggio ai gasdotti Nord Stream e faranno invece investigazioni autonome. A riferirlo, il canale televisivo tedesco ARD, citando fonti del governo tedesco. 

Sempre oggi, la rivista tedesca Der Spiegel ha riferito che la Svezia non prenderà più parte all’indagine congiunta temendo potenziali fughe di notizie. Dopo la Svezia, anche la Danimarca avrebbe seguito l’esempio e per ARD – principale gruppo radiotelevisivo pubblico tedesco -: “Ora ogni paese sta conducendo le proprie indagini”.

La polizia federale tedesca, con il supporto della Marina militare, venerdì scorso ha iniziato a indagare sulle circostanze del sabotaggio sui gasdotti Nord Stream 1 e 2 che hanno causato quattro falle da cui sono fuoriuscite grandi quantià di gas russo.

La notizia della fine delle indagini congiunte si somma alle proteste russe per la decisione della Svezia di escludere la Russia dalle investigazioni, con tanto di convocazione ufficiale al ministero degli Esteri russo dei diplomatici tedeschi, danesi e svedesi a Mosca.

“Ovviamente la Russia non riconoscerà gli pseudo-risultati di tale indagine a meno che non siano coinvolti esperti russi”, ha affermato il ministero degli Esteri russo riportato da Reuters.

Intanto proprio dalla Russia la TASS ha riportato le parole di Sergey Naryshkin, capo dei servizi segreti esteri della Russia (SVR), secondo cui: “Abbiamo i dati, ma non li specificherò”. I servizi di Mosca avrebbero quindi delle prove sui sabotaggi, ma non li vogliono ancora rendere pubblici. Precedentemente la Russia aveva accusato apertamente l’Occidente, l’Ucraina e gli Stati Uniti di essere i mandanti dei sabotaggi.