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Saccense sposa tunisina vista solo in foto che gli sottrae 8mila €: per il giudice è “circonvenzione di incapace”


Un caso non tanto raro. Un cinquantenne con problemi di disabilità intellettiva moderata, sposa una tunisina dopo averla vista solo in foto, ma la donna con altre due connazionali complici, gli sottrae 8mila euro.

Dopo il matrimonio, celebrato in Tunisia, quindi ben presto si è passati alle querele. Adesso tutto è rimesso nella mani della Procura della Repubblica di Sciacca, che ha chiesto il rinvio a giudizio, per circonvenzione di incapace, a carico della moglie, della madre di quest’ultima e di un’amica di famiglia, non condividendo le motivazioni del pubblico ministero a fondamento della richiesta di archiviazione, alla quale si era immediatamente opposto l’avvocato Calogero Santangelo, che rappresenta il saccense. Secondo la ricostruzione effettuata dalla Procura, il saccense avrebbe corrisposto alle tre donne, difese dall’avv. Gianfranco Vecchio, circa 8 mila euro.

Il saccense, infatti, è affetto da una disabilità intellettiva moderata, che giustificherebbe la richiesta del giudice. Ma il cinquantenne, a sua volta, è sotto processo, a seguito della denuncia della moglie, per il mancato adempimento degli obblighi di natura economica.

L’accusa a carico delle tre tunisine è di avere abusato dello stato di disabilità del saccense inducendolo a contrarre matrimonio con la tunisina, a sostenere le spese, ad affrontarne altre sempre legate all’unione ed a fare quanto nelle sue facoltà per facilitare l’ottenimento, per la futura sposa, della carta di soggiorno. Sulla vicenda deciderà il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sciacca, Alberto Davico, il prossimo 26 gennaio.