⦿ Ultim'ora

Salute & Benessere. Batteri intestinali per combattere l’ansia?

L’uomo? È una colonia di batteri! Insediati in massima parte nell’intestino e noti complessivamente come microbioma, questi batteri sono certamente responsabili del nostro benessere fisico ma anche, secondo recenti ricerche, di quello mentale

Numerosi studi di laboratorio compiuti sui roditori negli ultimi anni, infatti, indicano che il microbioma intestinale influenza in modo significativo lo sviluppo neurale, la chimica del cervello e una vasta gamma di fenomeni neuropsichici, come il comportamento emozionale, la percezione del dolore le risposte allo stress.

Topi pavidi e topi coraggiosi

Il team del gastroenterologo Premysl Bercik, Professore di Gastroenterologia alla McMaster University, ha condotto una ricerca nella quale ha studiato due ceppi di topi nati e cresciuti in un ambiente assolutamente sterile: i timidi topi BALB/c, e i topi svizzeri NIH, noti per il loro comportamento esplorativo coraggioso.
I ricercatori hanno poi colonizzato ogni gruppo di questi topi “germ-free” con i batteri normalmente presenti nel microbioma del ceppo opposto.

Il risultato di questo scambio microbico è stato sorprendente: i topi BALB/c, normalmente inclini all’ansia, sono diventati degli esploratori intrepidi, mentre i NIH topi Swiss, tipicamente audaci, improvvisamente sono diventati più esitanti e timidi.
I risultati, ha spiegato Bercik, sottolineano che, almeno nei topi di laboratorio, i microbi che popolano l’intestino sono in grado di modificare alcune caratteristiche apparentemente intrinseche delle specie di appartenenza.

Allo stesso modo, somministrando ai topi BALB /c (che ricordiamo sono in genere timidi e schivi) un cocktail di antibiotici che ha modificato la naturale composizione dei loro batteri intestinali, il loro comportamento è completamente cambiato. Anche in questo caso i topi sono diventati audaci e avventurosi. Quando il regime antibiotico è stato interrotto, gli animali sono immediatamente ritornati al loro abituale comportamento cauto.

Prospettive future

Se questi risultati fosse trasferibili sull’uomo suggerirebbero la possibilità di un trattamento adiuvante per l’umore e i disturbi d’ansia mediante la somministrazione di microbi benefici, o di farmaci che imitino le loro funzioni metaboliche.
Ma anche un nuovo approccio terapeutico nella cura di disturbi intestinali cronici, che sono comunemente accompagnati da ansia e depressione, e che sono caratterizzati dalla presenza di un’anormale flora intestinale.

Ricadute terapeutiche per l’uomo

Tuttavia la ricerca su come i batteri intestinali influenzino il benessere psicologico negli esseri umani è ancora agli albori.
Per prima cosa, come visto, gli studi si sono quasi interamente limitati ai roditori. E non è ancora chiaro come si verifichino gli effetti registrati.
Correggere gli squilibri microbici nel trattamento della malattia, poi, richiede in primo luogo la definizione di ciò che costituisce il microbioma normale di un intestino umano sano, che gli scienziati stanno ancora cercando di comprendere.
“Stiamo solo raschiando la superficie, ha dichiarato il Prof. Bercik, anche se sicuramente i dati sugli animali suggeriscono che i batteri possono avere effetti profondi sul comportamento e sulla biochimica del cervello, probabilmente, attraverso molte vie.
Ma per districare i processi biologici e imparare ad applicare queste conoscenze al fine di migliorare la salute psicologica umana, ci vorranno molti anni”.

Salute & Benessere è una rubrica medica a cura del dott. Accursio Miraglia.