Siete degli amanti del mare, pronti a trascorrere tutte le vostre vacanze a due passi dall’acqua? La distesa d’acqua vi attrae come una calamita, avete l’impressione che ritempri anima e corpo ma non sapete spiegarvi il perché?
Forse la scienza può rispondere a queste domande
Secondo Wallace J. Nichols, ricercatore presso l’Accademia delle Scienza della California e autore del libro “Blue Mind”, l’acqua agirebbe sui processi fisiologici e cerebrali aumentando creatività, generosità ed empatia e, inoltre, contribuirebbe a diminuire ansia e stress.
Cinque le motivazioni addotte da Wallace per spiegare i benefici che si otterrebbero vivendo vicino all’acqua.
L’acqua ci riporta al nostro stato naturale
Secondo l’autore siamo legati all’acqua fin dalla nascita. Il corpo dei bambini è composto per il 75% di acqua, mentre in tarda età il contenuto corporeo di acqua, seppur diminuito, è comunque ragguardevole, attestandosi intorno al 60%. Il nostro cervello, comunque, a qualsiasi età è composto per la maggior parte da acqua ed il mantenimento della quantità adeguata di idratazione è basilare perché abbia un corretto funzionamento.
Lungo la costa siamo più rilassati
Secondo uno studio citato nel libro, per calmarci a livello subconscio basta anche solo osservare un paesaggio marittimo.
Guardare le fotografie fa bene, ma l’acqua nella vita reale fa ancora meglio
Secondo le risposte inviate (più di un milione) durante uno studio con l’applicazione Mappiness, le persone si sentono più serene quando si trovano all’aria aperta, ma la sensazione di benessere è ancora maggiore se ci si trova vicino all’acqua.
L’acqua ringiovanisce le menti stanche
In uno studio del 1995 pubblicato su Environmental Psychology si è analizzato il rendimento e la concentrazione di due gruppi di studenti ai quali erano state assegnate stanze con viste più paesaggistiche (alberi, laghi, prati) o con vedute urbane. Il gruppo che fruiva di paesaggi naturali non solo aveva risultati più brillanti, ma dimostrava anche una maggiore capacità di attenzione funzionale.
Il blu dà sollievo
Secondo un sondaggio citato nel libro il blu è il colore preferito al mondo.
Qualcuno potrebbe obiettate sulle ragioni poste da Wallace alla base del supposto legame fra il benessere e la vicinanza al mare, così come si potrebbero avanzare dubbi sulla solidità scientifica di alcuni lavori sui quali si è fondato il giudizio dell’autore.
Altri studi, tuttavia, confermano queste risultanze.
Uno studio del 2011 realizzato dal dipartimento di architettura sanitaria di un’università svedese ha confermato che gli ambienti acquatici generano benessere e hanno un impatto positivo sulla nostra salute. Sia il mare che i fiumi o i laghi, dunque, producono un cambiamento positivo nella nostra mente, nel nostro cervello e nel nostro corpo.
Secondo la dottoressa Jenny Roe dell’Università Heriot-Watt a Edimburgo, quando l’uomo è in contatto con il mare si producono in lui una serie di risposte fisiologiche benefiche per corpo e mente (rilascio di endorfine, riduzione dei livelli di cortisolo, generazione di onde alfa nel cervello).
Di certo il nostro cervello reagisce in maniera molto positiva alla vista dell’acqua. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Complementary Medicine contemplarla e sentirne l’odore fa entrare il cervello in uno stato di rilassamento che favorisce la secrezione di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, che incrementano la nostra felicità.
Ideale per le vie respiratorie
La brezza salina è un vero e proprio toccasana per le nostre vie respiratorie. Le libera, facilita la respirazione e ha un effetto antibiotico.
Vitamina D
C’è anche un altro aspetto essenziale da non dimenticare;: mare e salute sono legati da un vincolo diretto in quanto l’ambiente marino ci permette di assorbire vitamina D, fondamentale per numerosi processi vitali. Se ne avete la possibilità, quindi, seguite sempre il vostro istinto, quella voce primitiva che sa quanto possa fare stare vicino al mare.
Salute & Benessere è una rubrica medica a cura del dott. Accursio Miraglia.
Accursio Miraglia, nato a Sciacca il 27-12-68
Nel 1994 Laurea con Lode in Medicina e Chirurgia, Università Cattolica del Sacro Cuore (Roma – Policlinico Gemelli)
Nel 1998 Specializzazione con Lode in Medicina Fisica e Riabilitativa (Fisiatria), Università di Tor Vergata (Roma)
Dal 1998 al 2006 partecipa a numerosi corsi di aggiornamento organizzati dall’Accademi Italiana di Medicina Manuale
Dal 1998 al 1999 Assistente medico, responsabile area riabilitativa Casa di cura “Villa Fulvia”, Roma
Dal 1999 ad oggi Direttore Sanitario del Centro di Educazione Psicomotoria s.r.l, centro di fisioterapia accreditato presso il SSN
Dal 2009 è consulente tecnico d’ufficio presso il Tribunale di Sciacca e gli uffici del Giudice di pace di Sciacca, Menfi e Ribera.
Dall’anno accademico 2014-2015, professore a contratto presso la Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Università di Roma “Tor Vergata”.
Dal 2015 ricopre il ruolo di docente presso il “Corso-Teorico pratico di Medicina Manuale” organizzato dalla SIMFER (Società Italiana di medicina Fisica e Riabilitativa) con la collaborazione Società Italiana di Medicina Vertebrale (MEDVERT) e le Università “la Sapienza” e Tor Vergata” di Roma.