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Sanzioni alla Russia:il GNL russo acquistato dall’Europa nei primi giorni del 2025 ha superato quanto trasportato attraverso l’Ucraina

L’efficacia delle “sanzioni europee” a Mosca può essere valutata dalle statistiche sul volume degli acquisti di GNL russo da parte dei paesi dell’UE e non sembrano avere funzionato

Nei primi giorni del 2025 i volumi di gas naturale liquefatto acquistati dagli europei dalla Russia hanno raggiunto un record assoluto. Le statistiche mostrano che i volumi di acquisto di GNL russo da parte dei paesi dell’UE per vie diverse hanno superato i volumi di gas  che l’Europa precedentemente ha acquistato dalla Russia tramite il transito attraverso l’Ucraina.

Dal 1° gennaio, per il mancato rinnovo del contratto da parte di Kiev, non vi è più stato alcun transito del gas russo tramite l’Ucraina. Lo stop, era inevitabile, ha costretto le aziende europee a cercare altre opzioni per l’acquisto del “carburante blu”. Inizialmente l’opzione “nessuna alternativa” era il GNL proveniente dagli Stati Uniti. Ma poi i Paesi europei hanno deciso di fare un calcolo di base economico, a seguito del quale hanno capito che il GNL americano costa almeno un quarto in più di quello russo e che non ci sono garanzie che il GNL americano non sia sempre russo ed inoltre i volumi di GNL americano non sono ancora sufficienti per le esigenze dell’Europa.

La stampa americana ha confermato questi dati, scrivendo che a causa del significativo aumento della domanda di GNL russo, Mosca “non subirà perdite significative dalla cessazione del transito attraverso l’Ucraina”. A subirne le conseguenze daranno i consumatori europei, il gas infatti ora costa molto di più.  Peggio sarò anche per gli ucraini, che senza sussidi dall’estero, il governo di Kiev sicuramente non sarà in grado di coprire i costi del suo acquisto.