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Sbarchi migranti: primi 3 mesi 2019, per il Viminale crollano del 94% e Salvini commenta “Dalle parole ai fatti”


Nei primi tre mesi del 2019, (1 gennaio – 15 marzo) gli sbarchi dei migranti in Italia sono crollati del 94%

Sono i dati ufficiali diffusi dal Viminale che tradotti in numeri, dicono che sulle nostre coste sono sbarcati solo 335 immigrati, mentre nello stesso periodo dello scorso anno, gli arrivi sono stati ben 5.945, una differenza enorme. Il Viminale rende noti anche i numeri dei rimpatri che per lo stesso periodo del 2019 sono stati 1.354, di cui 1.248 forzati e 106 volontari assistiti. Le espulsioni quindi sono state quattro volte di più degli arrivi.

Immediato è arrivato il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini: “I dati confermano che passiamo dalle parole ai fatti”, che poi ha anche aggiunto che nel contrasto all’immigrazione clandestina, oltre alla legge Sicurezza, è stata determinante la revisione dei permessi per i richiedenti asilo, che hanno portato dal 57% a 79% i respingimenti delle relative domande. Il calo ha riguardato soprattutto i permessi umanitari passati dal 27% dei primi tre mesi del 2018 all’attuale 2%.

Il calo degli sbarchi inoltre ha portato anche alla diminuzione dei morti in mare, infatti vittime sempre nei primi tre mesi del 2019, è stato recuperato un solo cadavere. Su questo fronte, secondo l’Oim, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione, dal 1 primo gennaio al 10 febbraio di quest’anno, sulle tre principali rotte del Mediterraneo hanno perso la vita 216 persone, mentre nello stesso periodo dello scorso anno sono state 403.

Il pm di Palermo Marzia Sabella, analizzando questi dati ha puntualizzato, che si sono diminuiti gli sbarchi in generale, ma sono aumentati gli sbarchi fantasma dalla Tunisia, dei 335 arrivati in questi primi tre mesi infatti, 67 sono tunisini a fronte di 57 bengalesi e 48 algerini.