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“Schiaffo” di Draghi alla Sicilia: NO a giornate della memoria per terremoto di Messina e eruzione Etna. Non ci sono soldi

Roma ha bocciato la legge regionale che istituiva le giornate della memoria per il terremoto di Messina e l’eruzione dell’Etna con la motivazione che non ci sono soldi

La legge della Regione Siciliana n. 6 dell’08/04/2022 “Istituzione della giornata della memoria del terremoto di Messina del 1908”, è stata impugnata dal governo di Roma e ieri il Consiglio dei ministri che si è riunito  a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha deliberato che “talune disposizioni eccedendo dalle competenze attribuite alla Regione dallo Statuto speciale e ponendosi in contrasto con la normativa statale relativa alla copertura finanziaria, violano l’articolo 81, terzo comma, della Costituzione”.

Tradotto il “ponendosi in contrasto con la normativa statale relativa alla copertura finanziaria”, significa che non ci sono i soldi. Ed è proprio la motivazione che stride ed amareggia, Draghi trova o meglio impone al governo di trovare soldi per armi e guerra, che si presuppone, visto il segreto di Stato, siano tanti e poi non può trovare pochi spiccioli per la giornate della memoria… forse perché la memoria è solo siciliana?