⦿ Ultim'ora

Sciacca. Ancora allarme Randagismo, Milioti e Bono: “Solo passi indietro, dopo Mandracchia il nulla”


I consiglieri d’opposizione tornano a puntare le luci sulla questione randagismo, una tematica abbandonata a sé stessa con l’assessore Tulone e di cui lo stesso sindaco Valenti sembra curarsi ben poco

“Siamo costretti, per l’ennesima volta, ad intervenire sulla questione randagismo data l’inerzia di questo sindaco e della sua nuova compagine amministrativa. Continuano le segnalazioni da più zone della città e da diversi residenti.– scrivono oggi i consiglieri di opposizione Giuseppe Milioti e Calogero Bono – Sembra adesso che la zona preferita dai randagi sia Via delle sequoie, ormai diventata peggio di Muciare, ma branchi sono segnalati alla Perriera lungo la cosiddetta Panoramica, in centro storico e in zona San Calogero”.

“I fatti e non le chiacchiere dicono  con certezza che questa amministrazione continua a procedere in retromarcia su questo come su tutte le questioni più importanti e che nessuna forza d’urto è stata apportata dai nuovi assessori tant’è vero che continuano ad emergere dati allarmanti che ci consegnano  tra il 31/12/2018 ed il primo trimestre 2019  ancora circa 350 cani privi di trasponder identificativi, non sterilizzati e liberi di riprodursi.

I cani, raggruppati in branchi, continuano a vagare per  le  località Sant’Antonio, Muciare, Santa Maria, San Calogero, Zona Stadio Comunale,  Sovareto zona Alberghi e che già è passato diverso tempo dalla strage di Muciare. Cosa si attende per intervenire? Un’altra becera strage?

Vorremmo continuare a ricordare che il Sindaco è la massima autorità sanitaria locale e in questa veste può anche emanare ordinanze urgenti. Da quando è stato rimosso l’allora assessore Paolo Mandracchia che si stava occupando del problema, non se ne è saputo più nulla. La situazione continua a degenerare e non mi risulta che il Sindaco nella sua qualità di massima autorità sanitaria e responsabile dell’incolumità dei cittadini abbia intrapreso delle azioni per arginare il problema, stessa cosa dicasi per il neo/uscente assessore al ramo, anzi tutto sembra fermo al palo. Le divergenze emerse su una delibera dichiarata giustamente illegittima dai dirigenti che avrebbe dovuto dare il via libera ad un piano operativo per la soluzione della problematica, denotano anche l’approssimazione di una gestione politico amministrativa maldestra sia del sindaco che dell’assessore al ramo, anche se quest’ultimo in merito non ha proferito parola. 

L’amministrazione deve comunicare alla città se:

– ha programmato una attenta campagna di cattura cani nei luoghi dove vi e’ maggiore concentrazione, specie nelle zone balneari e recettivi di turisti;
-se ha acquistato tutte le attrezzature utili per svolgere il servizio di cattura cani;
– se sono state avviate le procedure per incrementare le adozioni e la reimmissione dei cani dei canili, per consentire l’ingresso dei cani catturati;
– come mai dal mese di gennaio a tutt’oggi sono stati sterilizzati presso l’ambulatorio veterinario comunale solo 22 cani;
– come mai l’amministrazione non ha messo il servizio veterinario nelle condizioni di aumentare il numero delle sterilizzazioni considerato che la regione ha finanziato per la provincia di AG 170.000€ per l’aumento delle  sterilizzazioni che I comuni devo richiedere all’ASP dopo la cattura dei cani;
– perche’ non e’ stato attuato il regolamento comunale sugli animali d’affezione che prevede l’attivazione da parte dell’ufficio  finanziario di un capitolo per l’accumulo delle somme per violazione dello stesso regolamento, che deve servire a finanziare le spese per il randagismo.
Inoltre, perche’ l’amministrazione non ha attuato il decreto regionale che prevede che le sanzioni per violazione della legge 15/2000 vanno per il 50% al comune ed il restante alla regione, quindi l’amministrazione dovrebbe dare mandato agli uffici finanziari di aprire un capitolo per gestire le sanzioni che il personale comunale contesterà per le violazioni che anche queste somme serviranno per finanziare le spese sul randagismo.
Insomma in un momento dove tutti sognano invitiamo la professoressa Valenti e l’assessore al ramo ad affrontare seriamente la realtà perché fino ad oggi non lo ha fatto. Non vorremmo ritrovarci nei mesi a venire a piangere altri episodi spiacevoli che già una volta ci hanno visto negativamente protagonisti a livello nazionale. Anche su questo problema si può e si deve fare di più. Subito”. 

In ultimo, affermano i due consiglieri, dicono che l’amministrazione deve: “Contattare  quelle associazioni a livello regionale riconosciute ed  esistenti nel nostro territorio cosi come prevede la legge per rimettere in libertà i cani sul territorio”.