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Sciacca. Ati sceglie Società Consortile Pubblica. Scaduto: “Vittoria, ma Sindaco Valenti era per SPA”


Il presidente del centro studi De Gasperi di Sciacca esprime soddisfazione per l’avvenuta decisione dell’Ati, ma in merito al sindaco Francesca Valenti di Sciacca ricorda: “6 mesi fa era in favore della SPA, grazie alle associazioni è tornata in favore dell’Azienda Speciale Consortile”

“Esprimiamo soddisfazione – scrive oggi Stefano Scaduto, presidente del Centro Studi De Gasperi di Sciacca – per la decisione presa ieri all’unanimità, dall’assemblea territoriale idrica di Agrigento in favore dell’Azienda Speciale consortile per la futura gestione del servizio idrico integrato nei comuni del Libero Consorzio di Agrigento.

E’ una prima vittoria delle associazioni e dei comitati per l’acqua pubblica che si sono occupati con impegno, perseveranza, abnegazione e competenza sul tema, andando in giro ad incontrare sindaci e consigli comunali aperti, e anche nella sede dell’ATi, per convincere i Sindaci a fare questa scelta.

A Sciacca, grazie al contributo di associazioni, comitati di quartiere, singoli cittadini, due consiglieri comunali, è stata effettuata anche la ripresa televisiva del consiglio comunale aperto sul tema, per sensibilizzare al massimo la città e al fine di far capire alla città come il nostro Sindaco stesse affrontando il tema.

E’ Grazie al lavoro delle associazioni e dei comitati che diversi sindaci, prima orientati in favore della S.p.a a totale partecipazione pubblica, hanno cambiato posizione anche nelle ultime ore in favore dell’Azienda Speciale Consortile.

E’ Grazie al lavoro delle associazioni e dei comitati che il nostro Sindaco, avv. Francesca Valenti, che circa un anno fa era in favore dell’azienda speciale consortile, 6 mesi fa e anche in sede di consiglio comunale aperto aveva cambiato opinione in favore della S.p.a, finalmente, negli ultimi tre giorni, è tornata in favore dell’Azienda Speciale consortile.

Non è stata il sindaco di Sciacca un esempio di chiarezza, di fermezza, di costanza, nell’assumere un punto di vista e nel mantenerlo, ma Le va riconosciuto che non appena ha compreso la forte pressione delle associazioni e dei comitati in favore dell’Azienda Speciale Consortile, la stessa ha deciso opportunamente di accettare e far propria tale volontà.

Ora i problemi per la futura gestione del servizio idrico nel nostro territorio non sono terminati. Sarà necessario capire se vi saranno gestioni comunali autonome, rispetto alle quali la legge nazionale prevede requisiti tassativi che nessuno dei comuni richiedente pare possedere. Sarà poi necessario redigere bene lo statuto dell’Azienda Speciale consortile. Continueremo a lavorare con impegno unitamente alle altre associazioni, perché la futura gestione del servizio idrico nel territorio di Sciacca e dell’intera ex provincia sia efficiente e più economica per i cittadini”.