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Sciacca, Aumento Tari. Centro-destra: “L’amministrazione si è svegliata adesso e cerca di scaricare colpe sulla precedente giunta”


Una conferenza stampa di fuoco quella di questa mattina, indetta dai consiglieri di centro-destra dopo l’indotta secessione dell’Aventino avvenuta durante la seduta consiliare dello scorso lunedì 26 marzo

Sciacca, Aumento Tari. Centro-destra: "L'amministrazione si è svegliata adesso e cerca di scaricare colpe sulla precedente giunta"

Sciacca, Aumento Tari. Centro-destra: "L'amministrazione si è svegliata adesso e cerca di scaricare colpe sulla precedente giunta"

Gepostet von FattieAvvenimenti SciaccaeProvincia am Mittwoch, 28. März 2018

Conferenza stampa di fuoco e dai toni accesi questa mattina per il centro-destra che con in testa Calogero Bono e l’ex assessore al ramo con la Giunta Di Paola Gaetano Cognata, hanno fatto il punto su quanto accaduto durante la scorsa seduta di consiglio comunale che è stata disertata dai consiglieri del centro destra in una sorta di secessione dell’Aventino saccense. 

I consiglieri hanno infatti spiegato che la mancata partecipazione ai lavori consiliari è stata sì scelta, ma perché indotta dalla maggioranza. Rispedite al mittente le accuse di “fuga davanti al confronto”, i consiglieri hanno riferito di aver chiesto uno spostamento della seduta data la difficoltà di molti componenti ad essere presenti, ma il presidente del consiglio Montalbano non avrebbe voluto sentire ragione tanto che i consiglieri dicono che: “Non era mai successo che un presidente non trovasse un’intesa tra maggioranza ed opposizione; un atteggiamento che resterà nella storia della cattiva gestione del consiglio comunale”. Da qui la scelta di non partecipare in gruppo alla seduta.

Nel merito dell’aumento della Tari invece, i consiglieri hanno spiegato nel dettaglio come la “scelta obbligata” dell’aumento della tassa sui rifiuti non si possa additare alla precedente amministrazione, ma sia sostanzialmente una colpa esclusiva della giunta Valenti, rea – per l’opposizione – di aver tardato sull’avvio e sulle tappe necessarie al corretto funzionamento del Piano ARO. Infatti i consiglieri hanno ricordato come: l’iter di avvio del Piano sia stato largamente ritardato; ancora non sia stato nominato un responsabile del Piano che avrebbe il compito di vigilare sull’applicazione del contratto e sanzionare la ditta aggiudicataria del servizio dove necessario; e che sul fronte della percentuale di raccolta differenziata Sciacca sia ancora ferma al 30% a fronte della previsione – secondo il contratto del Piano Aro – del 65%. 

“Noi siamo disponibili a confrontarci dove e quando la maggioranza lo ritiene opportuno”, hanno concluso i consiglieri del centro-destra.