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Sciacca. Avvelenato un altro cane, Di Vita: “l’Italia conosce la città più per gli avvelenamenti che per il turismo”


Ancora un cane avvelenato a Sciacca e ormai è diventata una “routine”, mani assassine che insofferenti ad animali indifesi ed inoffensivi usano il veleno per liberarsene

Stavolta è accaduto nel primo pomeriggio di oggi, all’interno del piazzale del supermercato LIDL di contrada Perriera a Sciacca. I primi ad arrivare sono stati alcuni volontari animalisti, che hanno trovato il povero cane ormai morto con i classici segni dell’avvelenamento: schiuma alla bocca, con fuoriuscita di liquido misto a sangue. Mani ignote quindi avrebbero posizionato delle esche con del veleno – pare in un piattino – in zona e il povero animale le avrebbe mangiate.

Il cane ancora in vita

Sono state quindi avvisate le autorità competenti che hanno provveduto a togliere la carcassa, e poi si occuperanno di eseguire le necessarie analisi per stabilire il tipo di veleno utilizzato e magari risalire agli autori dell’uccisione.

Giusy Di Vita una delle attiviste che si occupa dei randagi a Sciacca è stata molto dura nel commentare l’ennesimo episodio di barbarie: “La colpa è dell’amministrazione comunale, che non ha mai messo a punto un piano sul randagismo”, poi aggiunge: Che , che ne dica il sindaco, Sciacca ormai è conosciuta nel mondo più per le stragi di cani e gatti che per turismo e Terme”.