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Sciacca. Biblioteca e Cultura. Maggioranza replicano a Monte e Bentivegna: “Ci vuole coraggio ad attaccare”


Dura nota di replica dalla Maggioranza alle accuse di ieri dei consiglier di opposizione Monte e Bentivegna

“Se un forestiero, in visita la nostra città, si prendesse la briga di leggere la nota di ieri dei consiglieri Monte e Bentivegna, sarebbe portato a pensare questa città, in passato, sia stata tutto un fermento culturale, con la biblioteca centro nevralgico di questo progetto, mentre oggi c’è il deserto!

In realtà non esiste nulla di più falso – scrivono i consiglier di Maggioranza -: crediamo utile rammentare che, proprio sul tema della cultura, Bilanci e numeri alla mano, chi ci ha preceduti ha destinato a questa posta letteralmente le briciole, fino all’ultimo esercizio finanziario di loro competenza,laddove le somme previste in materia di cultura, facevano ridere..roba da Medioevo cuturale!

Di contro, quest’anno, sulla base di una precisa scelta politica di questa Giunta e questa maggioranza la posta in tema di cultura è stata portata ad oltre €35000; risorse che consentiranno una seria programmazione sul tema della valorizzazione culturale del nostro territorio, quale questa città non era abituata a vedere da non so quanto tempo; e non ci fermeremo qui, questa somma, ove possibile, continuerà ad aumentare.

Ancor più incredibile è l’attacco sulla biblioteca: quando il sindaco Valenti si è insediato ha trovato un autentico disastro: il fondo antico chiuso a doppia mandata e abbandonata a se stessa; il trasferimento della biblioteca al Sant’Anna ancora in itinere e tutto da definire; insomma, una situazione di confusione e di incertezza, testimoniati addirittura per diretta ammissione degli amministratori del tempo, che con nota ufficiale dell’Aprile 2017, definivano testualmente DISASTROSA la situazione della biblioteca.

Alla luce di quanto detto, dati incontrovertibili e incontestabili, fa sorridere sentirci attaccare da esponenti dell’ex amministrazione comunale, la quale non verrà certamente ricordata per essersi occupata della biblioteca in termini di valorizzazione, ma come l’amministrazione sotto la quale la biblioteca storica, uno dei luoghi più sacri nella storia di questa città, è stata chiusa a doppia mandata.

A noi invece l’onere e l’onore di riaprirla, con l’impegno e la passione del sindaco dell’assessore Alongi e di chiunque nel prossimo futuro vorrà aiutarci a rimediare agli errori del passato, provando a rilanciare la nostra biblioteca.

Certo che però attaccare su temi rispetto ai quali si è palesemente fallito in 5 anni è davvero la dimostrazione che viviamo nella terra di Pirandello, dove il paradosso è di casa”.