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Sciacca. Caracappa una ne dice e mille lo rimproverano, Cisl: “Inopportuno verso i lavoratori”


Bilbaoman, al secolo Sino Caracappa, esattamente come un eroe dei fumetti muta e nel farlo comincia a somigliare al buon Giufà, solo che invece di pensarne una e farne cento, ne dice una (o più) e poi in mille – sindacati, giornali, politici e società civile – lo rimproverano per il sue “uscite improprie”

Parecchi in questi giorni hanno parlato dell’assessore della svolta spagnola della giunta Valenti, molti inizialmente lo hanno fatto per un intervento parecchio sopra le righe tenuto dal Caracappa in occasione di un evento del Museo Diffuso 5 Sensi a cui era stato invitato ed in cui ha accusato pesantemente la precedente amministrazione. Polveroni, repliche, battute di scherno a cui noi di Fatti&Avvenimenti.it non abbiamo neppure voluto dar seguito, non per risparmiare Bilbaoman, ma perché talmente abituati al suo modo di fare che alcune volte stendere un pietoso velo risulta assai più comodo in queste giornate afose.

Ma Caracappa ci teneva, anche Fatti&Avvenimenti.it avrebbe dovuto parlare delle sue mirabolanti avventure che a definirle “politiche” ci vuole tanta fantasia e senso dell’umorismo. Così, il buon assessore ha mandato qualche giorno fa un bel comunicato in cui invece di spiegare che ci sta a fare lui come assessore al Comune di Sciacca – per lo meno, tra le macerie che ne rimangono ad oggi -, ha pensato bene di fare la “ramanzina” sullo smart working agli impiegati in modo totalmente strumentale, con un sottinteso abbastanza evidente da cui si evinceva che se i cittadini si lamentano del Comune è colpa dei dipendenti.

Per dovizia di particolari, nella parte finale del comunicato si leggeva che: l’assessore Sino Caracappa chiedeva ai dirigenti di tutti i settori “una ricognizione dei singoli dipendenti in smart working, relazionando alla Segreteria Generale sui carichi di lavoro e sugli obiettivi raggiunti”.

Aggiungendo in chiusura: “Che lo smart working – conclude l’assessore Caracappa – non diventi un alibi in un momento difficile e molto importante per la ripartenza. È intollerabile che un legittimo diritto possa diventare l’occasione per penalizzare i cittadini e le loro altrettante legittime richieste”.

Certamente adesso non voglia assolutamente assumere le vesti dei difensori d’ufficio dei dipendenti comunali, anche perché se volessimo parafrasare Gaber potremmo dire che al Comune, a prescindere da qualsiasi ruolo lavorativo o politico, “dove peschi, peschi sempre bene”, ovviamente con le dovute e necessarie contestualizzazioni e diversificazioni, generalizzare fa sempre male.

Tuttavia, come ovvio, con il suo intervento e con i suoi modi ben noti, non ha fatto altro che attirare durissime critiche sull’uomo del Modello Bilbao – che ancora la città attende che venga applicato, tranne la Bilbao di Caracappa non sia in realtà un villagio desolato, in tal caso possiamo dire che gli obiettivi sono stati indubbiamente raggiunti e persino superati, in negativo, ovviamente.

A tuonare contro l’assessore saccense ci pensa oggi la Cisl Fp definendo le dichiarazioni contro i comunali: “Improprie, inopportune e ingenerose verso i lavoratori”.

Per la segretaria generale della Cisl Fp delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, Floriana Russo Introito e il responsabile funzioni centrali e locali, Salvatore Parello: Le dichiarazioni dell’assessore Caracappa ci appaiono certamente improprie e inopportune. Non tanto perché quella al personale non è la sua delega o perché comunque si tratterebbe a prescindere di una questione di tipo amministrativo e non politico, ma perché manifesta una scarsa conoscenza del funzionamento del sistema dello smart working”.

“Il lavoro agile – dicono – è stato applicato in regime di emergenza in modo massiccio, con responsabilità diretta della dirigenza di garantire la piena funzionalità degli uffici. Il lavoro smart aspaziale e atemporale e che non necessita alcuna presenza ma solo lo svolgimento di un servizio: certamente non si è quindi tradotto in una lunga vacanza dei dipendenti comunali, ma ha piuttosto provocato un aumento significativo dell’impegno di molti di essi. Inoltre andrebbe evidenziato come Per questo lanciarsi in affermazioni come quelle di Caracappa ci sembra un modo di voler fare politica spicciola per accarezzare la ‘pancia’ di chi vede nel dipendente pubblico il nullafacente per eccellenza”.