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Sciacca, Carnevale. Scaduto: “Comune spenderà circa 200mila euro e Futuris incasserà il 78% dei ticket più contributi, sponsor e suolo pubblico”


L’Avv. Stefano Scaduto parla chiaro:Chiediamo la revoca del ticket perché non mira a sgravare le spese comunali ma ad arricchire un privato gestore.  Ma non solo: La procedura seguita per stabilire il ticket è irregolare, quindi da un punto di vista legale è illegittimo”

Dopo noi di Fatti&Avvenimenti.it, anche il Centro Studi De Gasperi per voce dell’Avv. Stefano Scaduto “tira le prime somme” sulla scelta Comunale di affidamento del Carnevale di Sciacca ai privati con la novità dell’istituzione del ticket d’ingresso, ricordiamo, anche per i residenti.

“In relazione all’organizzazione della prossima edizione del Carnevale, avevamo proposto al Comune di Sciacca che la festa, da sempre finanziata dal Comune di Sciacca con i soldi delle tasse pagate dai cittadini saccensi, potesse finalmente autofinanziarsi. Data la difficile situazione economica del Comune di Sciacca, spesso non in grado nemmeno di coprire le buche stradali, avevamo proposto che i proventi delle sponsorizzazioni del Carnevale fossero incamerati dal Comune e così pure i proventi di occupazione del suolo pubblico dei collocatori di bancarelle e giochi. Avevamo proposto, in linea con quanto accaduto al Carnevale di Acireale, l’introduzione, esentando tutti i saccensi, di
un ticket per i visitatori esterni, a beneficio del Comune, come contributo alle ingenti spese organizzative del Carnevale, esonerando i turisti che nei giorni del Carnevale si fossero fermati in una delle strutture ricettive, anche perché già paganti la Tassa di soggiorno, oltre alla giusta esenzione per bambini e diversamente abili.

Invece, purtroppo l’amministrazione comunale di Sciacca, dopo aver deciso di affidare ad un privato la gestione del Carnevale, ha destinato al privato i proventi delle sponsorizzazioni della festa, ha destinato al privato i proventi dell’occupazione del suolo pubblico, ha introdotto il ticket per tutti, destinando al privato un rimborso spese fino a 15.000,00 euro, la somma ulteriore certa di euro 28.870,00 euro, e ben il 78% dell’incasso netto derivante dai tickets, lasciando a sé stesso le briciole, appena il 22% dell’incasso dai tickets.

Il Comune invece dovrà sostenere ingenti costi, già quantificati con certezza in euro 194.000,00, di cui 150.000,00 per i premi dei carri allegorici, euro 28.870,00 di supporto economico al gestore privato, euro 16.000,00 di diritti ed oneri Siae; inoltre fornirà il palco del Carnevale, sosterrà gli oneri per i servizi logistici, per i bagni chimici, per lo smaltimento dei rifiuti, le spese del personale per la viabilità (straordinari della polizia municipale), costi quindi superiori ai già stimati 194.000,00, e certamente non ripagabili con il misero 22% sull’incasso dei tickets.

Che dire? Possiamo ben dire che, con l’organizzazione del Carnevale 2020, il Comune di Sciacca, introducendo i tickets su saccensi e visitatori esterni, non ha mirato a sgravarsi dalle spese, ma a fare un grande regalo al privato gestore, mentre il Comune di Sciacca non potrà certamente coprire le enormi spese con il misero 22% sull’incasso del ticket per il Carnevale 2020.

Per quanto sopra, poiché il ticket per il Carnevale di Sciacca non è stato introdotto per sgravare realmente le casse comunali, come noi avevamo richiesto, ma sostanzialmente per fare un gran bel regalo al privato gestore, noi riteniamo che tale ticket non sia giusto né per i visitatori esterni, e ancor più che esso non sia giusto per i cittadini di Sciacca.

Chiediamo la revoca del ticket perché non mira a sgravare le spese comunali ma ad arricchire un privato gestore (nel caso specifico, la Futuris Srl NdR).

Ma c’è di più. La procedura seguita per stabilire il ticket è irregolare, perché il presunto ricavato dei tickets non è stato contabilizzato al fine di determinare il valore complessivo dell’appalto assegnato al gestore privato. Ne consegue che anche dal punto di vista giuridico- legale il ticket è gravemente illegittimo.

Ne chiediamo la revoca sia per ragioni politiche che per ragioni di palese illegittimità amministrativa.
Un’ultima considerazione: il Carnevale di Sciacca sta diventando sempre più un onere economico per la maggior parte dei saccensi, e sta diventando sempre più un affare per pochi”.