Dopo l’articolo di ieri sulle “casette” davanti la Chiesa Madre, tanti sono stati i lettori che ci hanno segnalato le proprie perplessità circa la collocazione di molti stand in occasione del Carnevale
Continuano le polemiche, sui social soprattutto, da parte dei cittadini circa le novità del Carnevale di Sciacca 2020. A destare perplessità adesso è la posizione di alcuni stand installati in occasione delle festa.
Due i casi che appaiono particolarmente interessanti.
Nel primo caso i lettori ci hanno segnalato uno stand posto immediatamente davanti la rampa di accesso per i disabili in piazza Saverio Friscia. In questo caso la perplessità appare scontata: tra i tavolini messi proprio davanti la rampa e lo stesso stand che stringe l’accesso, quale disabile in carrozzina potrebbe mai passare da tale rampa considerata anche la folla che sicuramente si creerà davanti a stand di questo tipo durante la festa? Speriamo che chi di dovere possa provvedere tempestivamente al problema.
Altri lettori invece ci hanno segnalato un’ulteriore “curiosità” riguardo agli stand e bancarelle, questa volta parliamo di quelle poste in corso Vittorio Emanuele. Ci si interroga sull’opportunità circa la presenza di tali attività in un tratto del percorso particolarmente stretto e che in caso di emergenza potrebbe diventare difficile da gestire. Anche in questo caso sarebbe opportuna qualche precisazione o provvedimento da chi di competenza.
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Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.