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Sciacca, Carnevale. “Ticket anche per residenti”: i saccensi pagheranno tutto, dai premi ai carri all’accesso!


L’amministrazione più odiata di sempre e che se Dio vuole a breve andrà a casa, ha appena annunciato un’altra straordinaria idea per il Carnevale: il ticket di accesso sarà pagato anche dai residenti. Riusciranno i nostri “eroi” a distruggere anche il Carnevale oltre all’Estate Saccense e al Natale?

Saccensi sappiate che “pagherete caro, pagherete tutto”. Questa frase era lo slogan di Lotta Continua, caposaldo della sinistra degli anni ’60 e ’70 e del resto ha senso che la usi anche l’amministrazione Valenti targata PD per “marchio” dello stesso sindaco, ormai diretta emanazione del Deputato regionale PD Michele Catanzaro.

Pagherete caro, pagherete tutto, abbiamo detto, e con una buona ragione: l’assessore Sino “Bilbao” Caracappa ha infatti annunciato su Radio Torre Macauda che nel Carnevale 2020 a gestione Futuris Srl anche i saccensi residenti dovrano pagare il ticket d’ingresso per la manifestazione, ticket oltretutto previsto per la prima volta e il cui ricavato prevede una percentuale per l’ente comunale. 

Da quanto appreso, pare che Caracappa abbia lasciato intendere che il ticket per i residenti sarà ridotto rispetto a quello per i non residenti, ma non è certo neppure questo. Da voci di corridoio arrivate a noi di Fatti&Avvenimenti.it pare infatti che il ticket potrebbe essere unico: 2 euro per tutti, residenti e non. Del resto un ticket unico sarebbe una grana in meno per l’organizzazione che così non dovrebbe svenarsi a controllare i documenti delle migliaia di visitatori previsti all’evento.

Ma se all’organizzazione questo giochino potrebbe sicuramente convenire, per i saccensi ha il sapore di uno schiaffo in faccia. Il primo anno di ticket ed a pagarlo devono essere gli stessi saccensi che partecipano al Carnevale di Sciacca rendendolo vivo? 

Uno schiaffo che fa male, ancora di più se a darlo è l’amministrazione votata dai cittadini – anche se dalla giunta Valenti ormai ci si aspetta solo il peggio – e una ditta saccense che, lodata per le sue grandi capacità entro i confini saccensi, non ha trovato soluzione migliore che far pagare il ticket ai propri compaesani e quindi lucrare su di essi.

E attenzione, questa non è una presa di posizione campata per aria, basta infatti guardare al primo competitor della manifestazione saccense: al Carnevale di Acireale – ben più noto di quello di Sciacca in ambito nazionale – i cittadini residenti non pagano.

Citiamo dal regolamento del Carnevale di Acireale 2020: “Nelle giornate 08-09-15-16-22-23-24-25 febbraio 2020 tutti i cittadini residenti ad Acireale, frazioni comprese, potranno accedere liberamente al circuito, mostrando il proprio Documento di Identità in corso di validità e dal quale sia evincibile la residenza dal personale dello Staffing operante presso i Varchi di Ingresso “Riservato Residenti” e fruibili in tutti i sei punti di accesso dislocati lungo il circuito”.

Sinceramente, la scelta di far pagare anche i residenti pare quasi “un’assicurazione”, una scelta dettata dal dubbio che Sciacca non abbia il richiamo di Acireale e che con l’istituzione del ticket i pullman che nella città in provincia di Catania affollano i piazzali a Sciacca non ci saranno.

Ma l’istituzione del ticket per i residenti appare irritante, qualsiasi sia la cifra, fosse pure 1 centesimo, perché il Carnevale che il Comune di Sciacca ha lasciato in mano ai privati, ha comunque costi enormi per le casse pubbliche, per le tasche di tutti i saccensi. Basti pensare ai soli premi per i carri: qualcosa come 150mila euro che pagherà il Comune, quindi la collettività saccense. Ma queste non sono le uniche voci di spesa, da quanto appreso dovrebbero aggiungersi anche altri costi accessori che farebbero alzare di molto il costo per la collettività.

Insomma, saccensi, la Sinistra alla guida di Sciacca ha trasformato in verità il suo storico slogan: pagherete caro, pagherete tutto!


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