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Sciacca. CentroDestra: “Scontro Cusumano – Valenti tempo perso, temono entrambi elezioni”


Per i consiglieri di opposizione lo spauracchio delle elezioni favorirà l’ennesima metamorfosi tra i due contendenti, così da conservare le poltrone fino a fine mandato o almeno fino alla prossima crisi politica

I consiglieri di centro destra e il consigliere indipendente Deliberto fanno oggi una propria analisi sui fatti di maggioranza di questi giorni, spingendosi a pensare che lo scontro tra la fazione di Italia Viva di Cusumano ed il Sindaco – dove evidente risulta l’intromissione di Michele Catanzaro – sia solo “tempo perso”.

Tempo perso peggiore di un comune teatrino, non solo perché mentre l’amministrazione si sfalda ulteriormente nessuno pensa al bene della città, ma anche perché le liti sono trascese fin troppo, ponendo i contendenti nella condizione di non potersi ritirare, ma di doverlo fare comunque dato che il prossimo passo sarebbe l’andare a casa ed a nuove elezioni, cosa che terrorizza l’intera attuale maggioranza, conscia della propria impopolarità tra i cittadini. Per i consiglieri di opposizione quindi tutto si risolverà con l’ennesima metamorfosi, mentre Sciacca resta attonita in attesa che qualcuno si occupi dei suoi bisogni.

Di seguito il comunicato intergrale.

“E se fosse solo tempo perso?
Citiamo il titolo di un carro allegorico di qualche anno fa per riassumere brevemente un concetto poco politico ma più pratico. Le dimissioni di Calogero Segreto di una settimana fa hanno aperto le porte alla crisi politica all’interno della maggioranza.

A valanga seguono interviste, comunicati e dichiarazioni che portano il gruppo locale di Italia Viva a ritirare anche il proprio secondo esponente in giunta, ovvero, Carmelo Brunetto. Una fase buia, preoccupante, più seria rispetto alle precedenti.

Nel frattempo il primo cittadino, per impegni istituzionali, si sposta da Arezzo a Roma seguendo, probabilmente, il fracasso politico dal suo smartphone. Un susseguirsi di dichiarazioni che hanno l’intento di far risaltare i muscoli di una determina fazione politica. Da li il più lungo dei silenzi.

Inizia la fase buia. Nessuno fa il primo passo: da un lato il Sindaco ed il Pd, dall’altro la componente di Italia Viva. Chi la spunterà? Nel frattempo, all’angolo del ring, ferma, attonita, in attesa e malnutrita si trova una Signora di nome Sciacca che attende, in silenzio, che qualcuno si prenda cura di lei. Attende, attende ed ancora attende.

Il primo segnale di fumo da parte del primo cittadino arriva nella tarda mattinata di ieri. E’ tempo di incontrarsi, è il tempo della resa dei conti. Chi avrà la meglio? Il primo cittadino o gli esponenti di una delle parti politiche facenti parti della coalizione? E chi lo sa? Alla fine non è bastata una riunione di tre ore per trovare una soluzione.

Gli accadimenti potrebbero aver messo in difficoltà entrambe le parti. Chiunque dei due cederà dovrà spiegarlo all’intera città. Non è facile. E se tutto questo bailamme avesse incartato tutto e tutti? E se questo bailamme avesse fatto presagire una nuova competizione elettorale all’orizzonte, creando panico e scompiglio in chi oggi dovrebbe tenere le redini della citta? Se cosi fosse si è solo perso tempo.

Tanto tempo perso nei confronti di una città intera che non sa più in quale lingua esternare la propria delusione, il proprio disappunto. Lo stato di stallo in cui vive la nostra comunità da giorni non gioverà per niente al suo sviluppo.

Questo non è più il “teatrino della politica”, il teatro è una cosa seria e nobile. Tutto questo è il manifesto palese di una sconfitta, di una matassa difficile da sbrogliare, di una paura che potrebbe spingere tutti a rimuovere con un colpo di spugna quanto accaduto in questi giorni.

La spugna, probabilmente, questa volta, non servirà a nulla. Forse la politica dimostrerà, ancora una volta, la sua più tragica caratteristica: La metamorfosi”.