Sciacca, Comune in crisi economica: “Sindaco Valenti mente, colpa non è di giunta Di Paola”


Il sindaco Francesca Valenti “mente sapendo di mentire, è perfettamente consapevole che la giunta Di Paola non c’entra nulla con la strutturale deficitarietà del Comune di Sciaca dichiarato nel 2019”. A scriverlo in una dura nota i consiglieri Bono, Milioti, Monte, Caracappa, Cognata, Maglienti Bentivegna e, inoltre, l’ex Sindaco Fabrizio Di Paola e gli Ex assessori Ignazio Bivona, Maria Antonietta Testone e Davide Emmi

“E’ incredibilmente grave che un Sindaco, massimo rappresentante di una Comunità, possa mentire, sapendo di mentire. Possa provare ad attribuire responsabilità ad altri, lasciandolo credere ai suoi concittadini, essendo perfettamente consapevole che questi non ne hanno alcuna.

Possa affermare che le ragioni della deficitarietà strutturale del Comune di Sciacca siano riconducibili a due debiti fuori bilancio, per servizi comunque resi alla collettività, il cui importo è assolutamente ininfluente rispetto al problema di cui si sta discutendo ed il cui argomento non è attinente. Possa far credere che nel periodo 2012/2016 siano stati compiuti chissà quali misfatti amministrativi, lanciare accuse infondate e gratuite e poi chiedere la unità di intenti a tutte le forze politiche, anche quelle dell’opposizione.

Riportiamo allora i fatti alla loro verità sostanziale, dovendo nostro malgrado fare qualche breve notazione tecnica.

Con la delibera n. 98/2020 di approvazione del rendiconto 2019 la Giunta Comunale ha dovuto dichiarare che il Comune è strutturalmente deficitario, in quanto sono stati sforati il 50% (4 su 8) dei parametri stabiliti dal D.M. 28.12.2018 emanato dal Ministero degli Interni.

Tra questi, il parametro che, rispetto al passato, ha determinato la deficitarietà strutturale, non è quello dei debiti fuori bilancio, bensì quello della sostenibilità del disavanzo a carico dell’esercizio 2019 (euro 997.131), che risulta essere maggiore dell’1,20% rispetto alle entrate correnti del comune (31.621.415,18), come d’altronde attestato, a pag. 9, nella stessa relazione sulla gestione, sottoscritta anche dallo stesso rappresentante legale del Comune.E ciò perché con i bilanci 2017 e 2018 adottati ed approvati dalla Giunta Valenti la quota annua di disavanzo è stata aumenta di euro 506.601,68 nel 2017 e di euro 128.243,99 nel 2018. Questo il dato tecnico tutto riconducibile a manovre finanziarie dell’Amministrazione Valenti.

I parametri relativi all’anticipazione di cassa ed ai debiti fuori bilancio sono da anni sempre sforati e critici. Il primo perché altrimenti non si sarebbero potuti garantire i servizi essenziali, stante i ritardi nei trasferimenti e nella riscossione dei tributi ed il secondo in particolare perché tutte le amministrazioni, nel principio della continuità amministrativa, hanno adottato i relativi riconoscimenti, la gran parte dei quali, per gli importi più consistenti, hanno riguardato risarcimenti danni da incidenti stradali o eventi naturali, anche gravissimi.

E durante la nostra Amministrazione ne abbiamo riconosciuto e pagato un numero considerevole, riducendo l’importo complessivo da circa sette milioni di euro a poco più di tre milioni e mezzo.

Ma nessuna amministrazione ne ha mai fatto oggetto di speculazioni politiche, come accaduto durante questa disastrosa esperienza amministrativa, perfino con accuse personali lanciate in Consiglio Comunale.

L’intervista di ieri del Sindaco rappresenta una pagina oscura e decadente della storia e della tradizione politica della nostra città, che dovrebbe far riflettere tutti coloro che, ancora oggi, pensano di continuare a sostenere questo progetto amministrativo ormai fallito e sepolto da tempo”.