Sono ben 363 le sedie consegnate questa mattina dall’amministrazione comunale alle scuole di Sciacca
In corso, da oggi, la consegna di nuove sedie alle scuole saccensi di competenza del Comune di Sciacca. Nell’occasione, gli amministratori comunali stanno anche incontrando i dirigenti degli istituti. A fare il giro delle scuole, questa mattina, gli assessori alla Pubblica Istruzione Annalisa Alongi e all’Edilizia Scolastica Gioacchino Settecasi, con i consiglieri comunali Simone Di Paola e Giuseppe Ambrogio.
L’Amministrazione comunale ha acquistato in totale 363 nuove sedie per destinarle a scuole materne, elementari e medie. Sono di varia grandezza, acquistate con fondi derivanti da residui di mutuo. Sono arrivate qualche giorno fa e oggi è iniziata la loro distribuzione, dagli istituti “Mariano Rossi” e “Inveges”. La consegna proseguirà domani e lunedì in altre scuole, I circolo didattico “Giovanni XXIII”, il II circolo didattico “Sant’Agostino” e istituto comprensivo “Dante Alighieri”.
“Non si faceva una fornitura simile – dichiarano gli assessori Alongi e Settecasi – da anni. Un nuovo segnale di vicinanza alle nostre istituzioni scolastiche nei confronti delle quali c’è la massima attenzione”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.