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Sciacca. Consiglieri Curreri e Di Paola propongono il magistrato Nino Di Matteo alla Cittadinanza Onoraria


“Chiederò di sottoscrivere la mozione agli altri consiglieri, voglio che sia un atto condiviso, senza nessun colore politico”, dice Alessandro Curreri 

I consiglieri comunali Alessandro Curreri e Simone Di Paola, presentano una mozione per il : “conferimento della cittadinanza onoraria ad Antonino di Matteo”

PREMESSO CHE • Le istituzioni hanno in passato conferito la cittadinanza onoraria a personaggi di rilievo annoverandoli tra i propri illustri Cittadini con un pubblico riconoscimento;

• siamo onorati di poter annoverare tra gli illustri cittadini saccensi uomini di così spiccato valore, esemplarità, coraggio;

• che costituirebbe atto di sincera riconoscenza per la città di Sciacca conferire la cittadinanza onoraria al magistrato;

• I firmatari di questa mozione vogliono far emergere con un atto condiviso la vicinanza e solidarietà a chi come magistrato rischia la vita tutti i giorni per combattere le mafie.

CONSIDERATO CHE ANTONINO DI MATTEO, DETTO NINO, È UN MAGISTRATO ITALIANO: Nato a Palermo nel 1961, è entrato in magistratura nel 1991 come sostituto procuratore presso la DDA di Caltanissetta. -Divenuto pubblico ministero a Palermo nel 1999, ha iniziato ad indagare sulle stragi di mafia in cui sono stati uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e gli agenti delle rispettive scorte, oltre che sugli omicidi dí Rocco Chinníci ed Antonino Saetta; per l’omicidio Chinnici ha rilevato nuovi indizi sulla base dei quali riaprire le indagini e ottenere in processo la condanna anche dei mandanti, riconosciuti ín Ignazio e Antonino Salvo, mentre per l’omicidio Saetta otteneva l’irrogazione del primo ergastolo per Totò Riina; In seguito alle minacce ricevute, Di Matteo è stato sottoposto ad eccezionali misure dí sicurezza (compresa l’assegnazione del dispositivo Bomb Jammer), annunciate alla stampa dallo stesso ministro dell’interno Angelino Alfano nel dicembre 2013, elevando il grado dí protezione al massimo livello. 

Purtroppo dietro l’ipocrisia delle dichiarazioni ufficiali, le cose non stanno così: da mesi Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso in via D’Amelío, porta avanti una battaglia per ottenere che sulla jeep blindata di Di Matteo possa essere montato il jammer, meccanismo che intercetterebbe i segnali radio scongiurando così l’eventuale deflagrazione dí un esplosivo azionato da un telecomando.

“l’unico strumento che potrebbe realmente tutelarlo dal rischio di un attentato”. E’ inoltre recente la notizia che, dopo due anni di continue intimidazioni, il tritolo per il pm della “trattativa” è pronto, nascosto da qualche parte nelle borgate dí Palermo, e che il neopentito Vito Galatolo ha raccontato come il piano di morte per Níno Dí Matteo sia pronto a scattare.

TENUTO CONTO CHE E’ nostro dovere coltivare la passione civile ed evitare di adeguarci alla deriva prevalente di un Paese sempre più indifferente alla giustizia, insofferente alla verità, all’indipendenza della magistratura ed alla tutela vera dei valori costituzionali.

La cittadinanza onoraria al Magistrato Di Matteo rientra nella logica di non lasciare soli i servitori dello Stato che svolgono con diligenza il proprio lavoro, ed è un atto dovuto, per l’attività che sta svolgendo ed i rischi a cui è esposto, la massima attenzione e vicinanza da parte dei cittadini, come sta avvenendo in questi giorni attraverso la Scorta Civica, dalle Agende Rosse, ma anche e soprattutto dalle istituzioni.

Riteniamo che ogni Comune italiano abbia il dovere di mandare un messaggio forte, chiaro ed inequivocabile di grande solidarietà e chiediamo a tutte le coscienze civili e democratiche del Consiglio Comunale, di non lasciare solo questo coraggioso magistrato e di sostenere la mozione, mettendo da parte bandiere ed appartenenze politiche. Ricordando le parole di Paolo Borsellino: “Mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia, la mafia non si vendica. Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri.

” IMPEGNA SINDACO E GIUNTA Ad attivarsi per il conferimento ad Antonino Di Matteo detto Nino, della cittadinanza onoraria, esprimendo con questo gesto vicinanza, piena solidarietà, senso civico e morale di una comunità che intende rendere omaggio ad un uomo, simbolo di un’Italia che con dedizione, impegno e senso del dovere, porta avanti il proprio lavoro di ricerca della verità, nonostante le violente pressioni a cui lui ed i suoi familiari sono sottoposti.