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Sciacca. Consiglieri Opposizione: “Da Sindaco Valenti attacchi personali, mai caduti così in basso”

“Più la Valenti si arrabbia, più offende e più dimostra di essere nervosa, segno del fatto che è ben consapevole di quanto poco o nulla sta facendo per la nostra città”.

Dura nota dai consiglieri decaduti di opposizione al Comune di Sciacca che dopo aver chiesto al Segretario Comunale ed al Commissario Valenti di verificare la correttezza dell’operato del Sindaco circa diverse questioni, hanno oggi subito la controffensiva di Francesca Valenti, evidentemente infuriata ed incapace di attenersi al solo piano politico, scivolando più volte sul piano degli attacchi personali.

Di seguito la nota integrale di Calogero Bono, Giuseppe Milioti, Silvio Caracappa, Pasquale Bentivegna, Lorenzo Maglienti, Carmela Santangelo, Salvatore Monte, Paolo Mandracchia e Gaetano Cognata.

“Essere tirati in ballo in una polemica dai toni pesanti, brutti e irriverenti non era affatto nostra intenzione. Ma la Valenti non si smentisce. Appena viene attaccata su questioni giuridiche sembra quasi si commetta un reato di “lesa maestà”. E come è capitato in passato, travisa i fatti, e offende personalmente gli avversari politici quasi denigrandoli. Purtroppo per lei i fatti stanno diversamente e chiunque ha un minimo di dimestichezza di diritto può trovare le risposte alle questioni poste.

Il Sindaco si ostina a non presentare relazioni annuali al Consiglio Comunale e questo lo prevede una Legge Regionale. Lo fanno tutti i Sindaci della Sicilia in base a un dettato normativo specifico già citato più volte. Ma Lei non lo fa, non è una sua priorità. Ma naturalmente la parte politica avversa non può contestare questo, caso contrario siamo dei “disagiati politici” per come ci ha definiti.

Poi, qualche giorno fa, nomina in maniera fiduciaria un Dirigente Esterno per un periodo di due anni e la Legge prevede che questo tipo di incarico non possa avere durata superiore al suo mandato, art. 110 c. 3 del DLgs 267/2000. E cosa fa la Valenti ? va a trovare una sentenza della corte di cassazione del 2014 che offre un pronunciamento differente mai recepito dal legislatore e che non viene per niente applicato da nessun comune d’Italia. Basta anche qui per chi ha dimestichezza con la rete trovare le risposte alle domande. E quindi se diciamo questo siamo “ignoranti” per come ci ha definiti.

Ma cosa fa ancora la Valenti? Riferisce delle cose che noi non abbiamo scritto nel nostro comunicato, dicendo anzi il contrario. E quindi mistifica la realtà dei fatti. Noi abbiamo detto che l’art. 110 c. 4 del DLgs 267/2000 “sembrerebbe” non prevedere tale tipologia di contratto per gli enti deficitari e quindi abbiamo chiesto al Segretario Comunale se era stata richiesta l’autorizzazione alla competente commissione ministeriale visto che nella determina non era indicato e se era possibile ottenerla. Lei risponde che prima di affermare che questo contratto non si può fare perche enti deficitari ci saremmo dovuti informare, “se ne hanno i rudimenti del diritto”, offensiva in questo caso. Invero noi abbiamo proprio fatto questo chiedendo al segretario generale se era stata chiesta la relativa autorizzazione. Ha quindi mistificato la realtà dei fatti alzando di molto i toni e offendendo la controparte politica a livello personale e professionale.

In conclusione, più la Valenti si arrabbia, più offende e più dimostra di essere nervosa, segno del fatto che è ben consapevole di quanto poco o nulla sta facendo per la nostra città. Sarebbe infine il momento di comprendere, a 17 mesi dalla fine di questa tragedia, che il primo cittadino è stato eletto alla carica di “Sindaco” della nostra città, non ha vinto un concorso a titoli da sbandierare ad ogni occasione e sia chiaro, una volta per tutte, che alla vita professionale del sindaco non siamo minimamente interessati. Nella storia politica di questa città non si era mai avviata una guerra personale tra le parti, con cattiveria, entrando nella vita personale e professionale di ciascuno dei protagonisti. Un’esperienza drammatica, questo è fuori di ogni dubbio. L’illusione di essere nettamente sapienti o nettamente superiori agli altri non è il giusto ingrediente per tenere vivo quello che dovrebbe essere un normale dibattito politico”.