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Sciacca. Consiglio comunale: l’opposizione “asfalta” la giunta Termine e approva lo stralcio delle cartelle

L’opposizione politica porta a casa, durante la seduta del consiglio comunale di ieri sera, l’approvazione della delibera, proposta dagli stessi, relativa allo stralcio delle cartelle proposto dal governo nel “mille proroghe”, che vedeva il “no” netto del sindaco Termine e la sua giunta

Seduta infuocata che ha visto l’amministrazione comunale asfaltata dalla maggioranza numerica. Tecnici e particolarmente precisi gli interventi dei componenti della commissione bilancio. L’indirizzo è stato chiaro: adesione totale allo stralcio delle cartelle entro i mille euro.

I consiglieri comunali esponenti della amministrazione comunale hanno provato in tutti i modi a far valere le loro teorie, alcune di queste campate in aria e populiste poco tipiche di una sinistra che guarda agli interessi dei più deboli, per evitare l’approvazione del documento. Assente il consigliere comunale Ambrogio. I consiglieri comunali, a supporto dell’amministrazione comunale, erano appena cinque, segno di una maggioranza politica che forse inizia a sfaldarsi? Assente anche il primo cittadino impegnato fuori sede per una riunione promossa dall’associazione italiana città della ceramica. Andiamo al dettaglio dello stralcio, utile ai nostri lettori.

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto uno stralcio delle cartelle esattoriali di basso importo, sotto i 1.000 euro. La cancellazione dei piccoli debiti è una misura che rientra in una più ampia pace fiscale portata avanti dal governo Meloni. Secondo una recente decisione, molti Comuni e enti possono scegliere se adottare la misura di stralcio oppure no. Inoltre, arriva una nuova proroga per l’avvio del provvedimento, al 30 aprile.

La Legge di Bilancio 2023 prevede numerosi interventi di pace fiscale, per garantire ai contribuenti, sia privati che imprese, di saldare i debiti cumulati con il fisco in modo semplificato. Tra le misure fiscali previste infatti c’è anche il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, se di basso importo.

La manovra del governo 2023 prevede infatti che i debiti con una somma inferiore a 1.000 euro vengano di fatto annullati: la misura andrebbe ad alleggerire il sistema di riscossione da un lato, e a sostenere i cittadini nel saldo dei debiti dall’altro. Tuttavia i Comuni hanno chiesto una revisione del provvedimento, per tenere ordine nei bilanci delle singole amministrazioni comunali. Per questo motivo, i singoli Comuni o enti possono decidere se adottare lo stralcio delle cartelle esattoriali oppure no. Inoltre, arriva la proroga al 30 aprile 2023, con il Milleproroghe.